Sono 5 le creme solari risultate fallaci nei test inglesi.
Wich? l’associazione a tutela dei consumatori in Gran Bretagna ha diffuso i dati emersi in laboratorio circa la qualità effettiva di alcuni marchi, la maggior parte dei quali a base di filtri fisici.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo di comprendere meglio l’annosa questione relativa al fattore di protezione, altresì detto Sun Protection Factor, da cui l’acronimo SFP.
In cosa consiste? In un numero riportato sulla confezione che riassume il potere schermante del prodotto rispetto ai raggi UVB (colpevoli di provocare ustioni ed eritemi). Per quanto riguarda gli UVA, responsabili dell’invecchiamento cutaneo, ma assai meno dannosi per la pelle, la cifra indicata va decurtata ad un terzo del totale per essere considerata veritiera.
I filtri utilizzabili sono di due diverse nature:
- chimici, controversi e spesso nocivi per la flora e la fauna acquatiche, vengono assorbiti in profondità dalla pelle e sono in grado di scomporre la luce solare disperdendola;
- fisici, minerali e quindi naturali, si depositano sulla cute rendendola simile ad una superficie specchiante, in gradi di riflettere i raggi solari senza farli penetrare.
Sulla base di queste premesse, è possibile ora comprendere meglio i motivi della bocciatura di alcuni marchi da parte di Wich? Ma faremo di più, vi riporteremo le repliche immediate delle aziende coinvolte.
Curiose? Iniziamo!
5 creme solari che non proteggono: l’elenco e i risultati dei test!
Le creme solari che non hanno superato i test inglesi sono 5,
- 1 a base di filtri chimici:
- Green People Scent Free Sun Cream
- 4 con filtri fisici:
- Clinique
- Hawaiian Tropic
- Alba Botanica
- Tropic Skincare.
Come potete notare facilmente, due soli sono i marchi commercializzati anche in Italia:
- Hawaii Tropic: si tratta di un latte solare con soli filtri minerali, quindi ecologico; è risultato proteggere per i 2/3 del SPF totale indicato sulla confezione, quindi è stato giudicato fallace da Wich? Ma Edewell, l’azienda produttrice, ha prontamente replicato specificando che gli esami condotti nei laboratori interni, effettuati in totale aderenza con i parametri internazionali ISO 24444, hanno rivelato un SpF pari a 34.5. Ne consegue il superamento della soglia minima europea prevista per la protezione UVA.
- Clinique Mineral Sunscreen Lozion, invece, ha garantito una protezione UVA insufficiente, inferiore ad 1/3 rispetto a quanto indicato sulla confezione. L’azienda ha risposto portando tutte le prove di laboratorio effettuate internamente prima della commercializzazione. Ognuna di esse ha rispettato le linee guida Ue. Nella replica, è implicito il riferimento a standard Uk differenti da quelli comunitari, unico vero motivo per cui il solare avrebbe fallito il test inglese.
E chiudiamo riportandovi i vincitori della ricerca Wich?
Sono 8 le creme giudicate efficaci, tutte a base di filtri chimici, quindi non sempre ecologiche e rispettose dell’ambiente marino.
Tra loro solo 2 marchi sono distribuiti anche in Italia:
- Piz Buin Allergy Sun Sensitive Skin Lotion SPF30
- Avon Sun Body Cream SPF30