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Acidi grassi omega 3: cinque segni della loro carenza

Acidi grassi omega 3: cinque segni della loro carenza

È importante che nella nostra dieta ci siano gli acidi grassi omega 3.

Questi grassi sono una componente basilare delle nostre membrane cellulari.

Ne abbiamo bisogno inoltre per produrre i cosiddetti eicosanoidi, che svolgono un sacco di funzioni nel campo della trasmissione dei “segnali” (percezione del dolore, reazioni allergiche, infiammazione e così via) e che sono utili al buon funzionamento del sistema immunitario, cardiovascolare ed endocrino.

Gli omega 3 sono una classe di acidi grassi polinsaturi: vi sono compresi l’acido eicosapentaenoico e quello docosaesaenoico, come pure il loro precursore, l’acido alfa-linoleico.

Qui di seguito ti indichiamo una serie di segni o sintomi di una loro eventuale carenza. Con l’avvertenza che la ricerca in questo campo è ancora agli esordi e che fino a oggi sono poche le ricerche che abbiano investigato a fondo i segni di una eventuale mancanza di omega 3 nella dieta.

I 5 segni della carenza di omega 3

Uno. Irritazioni e secchezza della pelle

Un aumento della sensibilità, la comparsa di una certa secchezza o un insolito aumento dell’acne possono essere tutti segni di un insufficiente apporto di questi acidi grassi.

In effetti gli omega 3 migliorano la funzionalità della pelle come barriera protettiva e prevengono la perdita di umidità che può portare a secchezza e irritazione.

Una ricerca ha messo in rilevo che la somministrazione a un gruppo di donne di una dose giornaliera di 2,5 milligrammi di olio di semi lino, ricco di acido alfa-linoleico, ha determinato una diminuzione della ruvidezza dell’epidermide e un aumento dell’idratazione di circa il 40 per cento rispetto al campione di soggetti trattati solo con placebo.

Due. Depressione

Gli omega 3 sono un componente essenziale del cervello e sono noti per la loro funzione neuroprotettiva e antinfiammatoria.

Si ritiene che per questo motivo possano essere utile nel trattamento delle malattie neuro-degenerative e di disordini come l’Alzheimer, la demenza e il disturbo bipolare. Molti studi, inoltre, hanno evidenziato una relazione tra bassi livelli di omega 3 e una più elevate incidenza della depressione.

Tre. Secchezza degli occhi

È noto che gli omega 3 giocano un ruolo nel mantenimento della salute degli occhi, in particolare perché aiutano a mantenerne la fisiologica umidità e la produzione di lacrime, che è fondamentale per la loro pulizia e idratazione.

Quattro. Dolore o rigidità articolare

Quando si invecchia è normale avvertire dolori e/o rigidità alle giunture.

Questo può dipendere da una condizione chiamata osteoartrite, che vede una degenerazione delle cartilagini. Ma può anche dipendere da una malattia autoimmune di tipo infiammatorio chiamata artrite reumatoide.

Ora, alcuni studi hanno trovato che assumere integratori di omega 3 può diminuire il dolore. Alcune ricerche suggeriscono inoltre che gli acidi grassi polinsaturi possano aiutare nel trattamento dell’osteoatrite, ma c’è da avvertire che sono necessari ulteriori approfondimenti.

Cinque. Cambiamenti della capigliatura

Se i capelli si sfibrano, si seccano o si diradano, questo potrebbe dipendere da una carenza di omega 3.

Uno studio durato sei mesi ha visto la somministrazione giornaliera di integratori di omega 3, antiossidanti e omega 6 a 120 donne.

Alla fine della ricerca s’è visto che le donne che avevano assunto gli integratori mostravano una riduzione della caduta dei capelli e un aumento della loro densità.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!