Le allergie alimentari sono sempre più in aumento. Le allergie alimentari colpiscono sempre più persone. Uno studio effettuato sui bambini di età inferiore ai 5 anni in Australia, ha osservato che un bambino su dieci ha un’allergia alimentare.
SINTOMI DI UN’ALLERGIA ALIMENTARE
Le allergie alimentari sono una reazione immunitaria che si verifica subito dopo aver mangiato un determinato alimento. Molto spesso anche una minuscola quantità dell’alimento interessato ha la capacità di causare sintomi e manifestazioni come disturbi digestivi, nausea, vomito, diarrea, eruzioni cutanee, gonfiore delle vie aeree, difficoltà respiratorie. In alcune persone le allergie alimentari possono provocare sintomi gravi o addirittura possono portare allo shock anafilattico.
COSA FARE
Il cibo può diventare pericoloso per la nostra salute. Se l’allergia o l’intolleranza presente dalla nascita non viene diagnosticato, la continua assunzione può provocare una forte sensibilità. Le allergie alimentari non possono essere curate. L’unica cosa che si può fare è quella di identificare la causa scatenante e poi eliminare dalla dieta l’allergene che causa quella determinata sintomatologia. In questo modo si evita il rischio di stare male o ancor peggio, di correre in ospedale in caso di anafilassi.
STATISTICHE A LIVELLO MONDIALE
Health Experience Project ha realizzato una grafica sui maggior alimenti che causano allergie a livello mondiale. Eccola qui di seguito:
Clicca qui per visualizzare l’infografica intera
Come si può osservare, negli Usa ben 15 milioni di persone sono colpite da allergie alimentari (su un totale di 320 milioni di abitanti), mentre in Europa (a 28 Paesi) sono 17 milioni, su 507 milioni di abitanti. I cibi più pericolosi sono il latte, le uova, le nocciole, le arachidi, la soia, la farina, il pesce e i frutti di mare. Quello che preoccupa maggiormente è che questi numeri stanno crescendo sempre più. Infatti negli Usa, una ricerca condotta dai Centri di Prevenzione e Controllo delle Malattie ha osservato e dimostrato che dal 1997 al 2011 le allergie tra i bambini sono aumentate ben del 50%. Una percentuale molto alta cui bisogna dare subito un freno.
Biologa Nutrizionista: Maria Leonardi