In arrivo l’assegno unico per i figli. “Super” Mario Draghi l’ha definita una misura “epocale” ed è stata accolta con soddisfazione anche dal Papa. Si tratta dell’assegno unico per i figli, che è arrivato in consiglio dei ministri come decreto legge-ponte inteso a coprire il periodo luglio-dicembre 2021 e che poi sarà applicato “a regime” a partire da gennaio 2022.
Nel periodo intermedio di cui sopra potranno beneficiare dell’assegno anche autonomi (con partita IVA) e disoccupati, che si stima riceveranno in media 1056 euro per famiglia e 674 euro per figlio. Il Governo calcola che potenziali beneficiarie della misura siano almeno un milione e 800mila famiglie, mentre i figli minorenni per i quali è riconosciuto l’assegno sono sui 2 milioni e 700mila.
Lo Stato staccherà un assegno per ciascun figlio minore dei 18 anni in base al numero dei figli e alla condizione economica della famiglia, certificata attraverso l’Isee.
Per fare un esempio, se l’Isee è fino a 7mila euro l’assegno potrà arrivare a 167,5 euro per figlio. considerando le famiglie in cui vivono fino a 2 minori.
Se i figli sono almeno tre, l’ammontare dell’assegno sale a 217 euro per figlio. L’assegno è previsto per Isee fino a 50mila euro. Se la famiglia arriva ai 50mila, è previsto in 30 euro fino a due figli e in 40 fino a tre. In ogni caso l’importo è maggiorato di 50 euro quando ci sono figli con disabilità certificate.
Per riscuotere il nuovo assegno unico si dovrà fare domanda o on line all’Inps oppure ai patronati, secondo le direttive che verranno divulgate dall’Istituto nazionale di previdenza entro il 30 di giugno.
L’assegno per i figli minori non è soggetto a tassazione e si potrà cumulare con un eventuale reddito di cittadinanza o altre misure a sostegno del reddito riconosciute dagli enti locali (regioni, province o comuni).
La novità di questa misura introdotta dal Governo Draghi è che dal 2022 (cioè passato il periodo-ponte) l’assegno diventerà permanente e universale, il che vuol dire, in particolare, che ne potranno beneficiare in maniera stabile anche gli autonomi, che finora ne erano esclusi