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Questo È Quello Che Accade Al Cervello Di Tuo Figlio Quando Urli

Vi siete mai chiesti che cosa accade nel cervello di vostro figlio quando urlate? Purtroppo, non accadono cose “positive”. Urlare troppo non è mai un bene, e questo vale sia per gli adulti, sia per i bambini.

Quando urliamo, non solo scateniamo in noi una serie di reazioni negative, mettendo in allarme il nostro corpo. No, ma agitiamo anche l’altro e inoltre gli diamo un’influenza sbagliata. Nel caso dei bambini, poi, le conseguenze potrebbero essere piuttosto gravi.

Dunque, abbiamo deciso di parlarvene, perché capiamo che educare un figlio non è semplice, ma bisognerebbe farlo nel migliore dei modi. Purtroppo, tutti noi urliamo: ci capita anche incontrollatamente. Basta che accada qualcosa di sbagliato e alziamo la voce.

I bambini reagiranno subito in modo evidente: c’è chi piangerà, c’è chi non controllerà le emozioni. C’è anche chi farà un dispetto in seguito, per colpa dell’umiliazione subita.

Ecco che cosa accade nel cervello di tuo figlio quando urli

Ma è nel cervello che si concentrano le maggiori cause e conseguenze. Sì, perché i bambini a cui si urla troppo, con il tempo, svilupperanno una scarsa autostima e tenderanno ad avere problemi a relazionarsi con gli altri.

Assoceranno le urla al proprio comportamento e potrebbero sentirsi sbagliati, inadatti a qualsiasi situazione nella vita. Ciò non significa che non dobbiamo educarli e che dovremmo lasciarli liberi di combinare di tutto.

L’educazione è fondamentale per un bambino, soprattutto quando è molto piccolo e ancora non capisce bene tutto ciò che lo circonda. Dobbiamo essere proprio noi genitori a insegnare cosa è giusto e cosa è sbagliato.

E dobbiamo anche tenere conto di come reagiranno di fronte agli eventi negativi. Urlare non significa rimproverare: urlare significa umiliare, fare stare male il bambino sul lungo termine. Dunque, è importante aiutarlo a comprendere lo sbaglio che ha fatto, per evitare che il comportamento si reiteri nel tempo.

 

Serena

Catanese di nascita, emiliana di adozione. Ha imparato a scrivere ancor prima di camminare. Trascorre la maggior parte del suo tempo tra libri, gatti e articoli.

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