Far dormire i bambini nel letto dei genitori è un’abitudine comune ma sbagliata, come spiegato dal pedagogista Daniele Novara.
Daniele Novara è un esperto nel campo educativo infantile e di recente ha pubblicato un libro molto interessante dal titolo “Non è colpa dei bambini”. Nel testo, il pedagogista affronta una serie di condizioni vissute durante l’infanzia dalle quali possono scaturire problemi da adolescenti e da adulti.
Non si tratta di particolari situazioni di degrado o mancanza di affetto, bensì di “innocue” abitudini come quella di far dormire il bambino (o bambini) nel letto insieme ai genitori.
Questa pratica è dannosa sotto diversi aspetti, si insinua infatti nel rapporto di coppia ma anche e soprattutto nella psiche del bambino, che svilupperà una dipendenza dai genitori che potrebbe rendergli la vita molto difficile.
Il bambino che dorme con i propri genitori non saprà farne a meno, tanto che si consiglia di non cedere neanche una volta a questa tentazione.
In tenera età si necessita della protezione degli adulti, tuttavia quando questa si protrae al punto che il piccolo si sente perennemente “tenuto per mano”, nella sua mente si sviluppa una totale dipendenza che gli impedirà di crescere, di evolvere e di sentirsi libero.
Finché si è bambini il problema non viene avvertito dai genitori. Da ragazzi invece è forte il desiderio di distacco dalla famiglia, la voglia di fare da soli, di sentirsi grandi e indipendenti. Sebbene ciò possa apparire come “precoce”, è in realtà sintomo di crescita, di indipendenza.
I ragazzi che hanno vissuto sotto costante protezione dei genitori, dormendo nel loro letto, avranno grosse difficoltà ad emanciparsi dal loro controllo.
La paura di non saper fare, di poter incorrere in ostacoli che solo i “grandi” possono superare, farà sì che l’ormai adolescente rinunci alla fase più felice della sua vita.
Occorre fare molta attenzione nei primi anni di vita del bambino, perché è proprio in questo periodo che si influenza il suo modo di essere.
