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Buddha Bowl: che cosa sono e come prepararle

Buddha Bowl: che cosa sono e come prepararle.

Le Buddha bowl (o i Buddha bowl, dipende) sono piatti unici, freddi e vegetariani, presentati in una ciotola o in un piatto fondo. Hanno fatto la loro prima comparsa nel 2013, ma hanno preso piede solo dal 2017.

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Ideati soprattutto per venire incontro alle esigenze di vegetariani, vegani e/o crudisti, i/le Buddha bowl per solito sono sinonimo di mangiar sano. Vedremo più sotto se si tratta di un’affermazione che abbia un qualche senso.

Tipicamente, gli ingredienti che entrano in una Buddha bowl sono un pot-pourri di semi e granaglie, ma non solo: cereali integrali, legumi, semi oleosi, frutta secca, semi di canapa, sesamo, ortaggi, alghe, funghi e così via.

Di solito le Buddha bowl sono monoporzione. Gli svariati ingredienti di cui sopra non vengono mischiati, ma sono tenuti separati e arrangiati in maniera più o meno decorativa.

Il nome

La definizione di “Buddha bowl” potrebbe avere diverse spiegazioni: un riferimento a un racconto secondo cui l’Illuminato andando di villaggio in villaggio si portava dietro una ciotola per farsela riempire con cibo vegetariano; oppure, più semplicemente, un riferimento alla forma del contenitore, che in inglese è appunto “bowl”.

Il Buddha’s delight

Il Buddha’s delight, o delizia di Buddha, è un piatto vegetariano (cotto) molto famoso nella cucina cinese e buddista. È principalmente a base di verdure, ma può “ospitare” anche frutti di mare e uova. Viene cucinato in una specie di brodo a base di salsa di soia e altri intingoli.

Lo hanno popolarizzato i monaci buddisti, diffondendone l’esempio nei ristoranti cinesi di mezzo mondo.

In Cina per tradizione lo preparano il primo giorno delle celebrazioni del capodanno. Questo perché secondo gli insegnamenti del buddismo è consigliata una dieta rigorosamente vegetariana fino al quinto giorno, come esercizio di auto-purificazione.

Gli ingredienti

Come si sarà capito, le Buddha bowl si possono preparare praticamente con ogni tipo di ingrediente, basta che sia vegetariano.

Ci possono essere fonti di amido, come patate nostrane, patate dolci o manioca; e poi proteine vegetali a medio valore nutrizionale; e ancora fibre, magnesio, vitamine del gruppo B; cereali come frumento, segale, farro, riso, mais, sorgo; pseudo-cereali come quinoa, amaranto e grano saraceno; e ancora semi di canapa, di chia, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Proprio perché si possono preparare con un’infinità di ingredienti diversi, non si può fare una stima nutrizionale delle Buddha bowl.

Però se ne possono elencare alcuni pregi e difetti di carattere generale. Per quanto riguarda i pregi, le Buddha bowl “costringono” a un grande consumo di alimenti ricchi di fibre, di antiossidanti, di vitamine e di sali minerali.

Nella dieta degli occidentali questi nutrienti di solito sono abbastanza deficitari. Ciò va a sicuro beneficio della salute dell’intestino, del metabolismo e della prevenzione di varie malattie, come per esempio l’obesità. Non solo, questi ingredienti contribuiscono anche ad abbattere i livelli di grassi saturi e di colesterolo.

Sul fronte dei difetti, le Buddha bowl talvolta hanno un eccesso di fibre, ossalati, fitati e inibitori della proteasi. Queste sostanze possono ostacolare l’assorbimento di minerali, amminoacidi e vitamine liposolubili.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!