calcolo settimane di gravidanza

Calcolo settimane di gravidanza: come farlo

Calcolo settimane di gravidanza: come farlo.

Il calcolo delle settimane di gravidanza serve in buona sostanza a conoscere la data più probabile in cui avverrà la nascita del bambino e anche a controllare lo sviluppo del feto nell’utero (attraverso regolari ecografie).

calcolo settimane di gravidanza

La durata normale della gestazione è all’incirca di 280 giorni, ovvero 40 settimane. Il termine da cui partire per il conto di solito è l’inizio dell’ultima mestruazione.

In pratica è difficile che la data del parto coincida esattamente con quella prevista. Diciamo che se il ciclo è di 28-30 giorni e la gravidanza procede senza intoppi, il bambino può venire al mondo in qualunque momento compreso tra due settimane prima e due settimane dopo la data calcolata prendendo a riferimento il primo giorno dell’ultima mestruazione.

Calcolo settimane di gravidanza: come farlo

Se però si desidera arrivare il più vicini possibile alla data effettiva, si possono tenere in conto alcuni fattori individuali, come per esempio la data dell’ovulazione o dell’ultimo rapporto non protetto.

Si tratta di elementi che dovrà considerare il ginecologo al momento di formulare una previsione di massima sul momento del parto.

Come già si accennava sopra, per stabilire con un buon grado di approssimazione il giorno del parto, i medici ginecologi si riferiscono, in genere, al giorno in cui è cominciata l’ultima mestruazione.

In concreto, la data presunta in cui avverrà il parto si calcola aggiungendo nove mesi e una settimana (ovvero 280 giorni) a quella del primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale.

Va chiarito che, contrariamente alla credenza comune, la gravidanza non dura esattamente nove mesi di calendario, ma 10 mesi lunari, che poi coincidono coi 280 giorni di cui sopra.

La gravidanza infatti dura 3 trimestri, così suddivisi:

Primo trimestre: inizia dal concepimento alla fine della 13° settimana.

Secondo trimestre: inizia dalla 14° settimana alla 27°di gravidanza.

Terzo trimestre: inizia dalla 28° settimana fino alla data del parto.

Perché si considerano le settimane e non i mesi

Il conto si fa considerando le settimane, perché mentre i mesi possono avere una durata variabile (30 o 31 giorni, senza considerare febbraio), le settimane hanno una durata fissa. Ovvero appunto… sette giorni.

Come si sa, il concepimento si ha quando gli spermatozoi risalendo l’utero raggiungono un ovocita maturo e lo fecondano.

Le cellule ciliate della tuba in cui si trova la cellula uovo trasportano poi l’ovocita nell’utero, dove questo si insedia nell’endometrio. Questo avviene di regola circa 6 o 7 giorni dopo l’ultimo rapporto sessuale non protetto (quindi intorno al ventunesimo giorno di un ciclo che duri i canonici 28 giorni, se la fecondazione in ipotesi è avvenuta alla quattordicesima giornata).

La regola di Naegele

Per la cosiddetta “regola di Naegele”, il calcolo delle settimane di gravidanza si fa prendendo come riferimento iniziale il primo giorno dell’ultima mestruazione: considerando che come s’è detto una gestazione normale dura per solito 280 giorni, vanno aggiunti sette giorni e poi sottratti tre mesi a questa data.

Per fare un esempio concreto, se la data di inizio dell’ultima mestruazione è il 21 agosto, la data presumibile del parto sarà quella del 28 maggio.

Come si diceva sopra, se i cicli sono regolari e la gravidanza procede senza problemi, per la nascita è buono ogni momento compreso tra le due settimane precedenti e le due settimane successive alla data calcolata col metodo che abbiamo visto appena adesso.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!