cane e gatto unestate senza pulci e zecche

Contro pulci e zecche, per cane e gatto, i rimedi migliori

Cane e gatto sono una compagnia fedele e imprescindibile per moltissime famiglie italiane, questo è indubbio. Come è fuori discussione che chiunque possegga un pelosetto gli riservi cure e attenzioni particolari (salvo casi borderline di cui non tratteremo).

Un angolino dell’armadietto dei medicinali è riservato alle necessità degli animali di casa, ed indubbiamente, con l’arrivo della bella stagione, gli antiparassitari fanno da padroni.
Mettere i nostri amici al riparo dal loro attacco è una priorità, ma cerchiamo di capire bene come agire per il loro meglio.
Per questo è necessario compiere un piccolo excursus e approfondire l’argomento ora che con il caldo questi parassiti escono dal letargo e tornano all’attacco!
Curiose di saperne di più? Iniziamo!

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Zecche e pulci: ma cosa sono esattamente

Le zecche sono acari appartenenti alla famiglia degli Aracnidi, ossia dei ragni, ma è “solo” la femmina a nutrirsi del sangue umano e animale, aderendo alla cute per il tempo necessario al pasto. Una volta gonfia di liquido, si allontana.

Il tutto avviene senza alcun dolore da parte dell’ignara vittima, ma non senza conseguenze anche gravi. Infatti trasmettono protozoi che trasmettono malattie come la rickettsiosi o febbre bottonosa, come la piroplasmosi o babesiosi, il morbo di Lyme o borreliosi, l’erlichiosi, la febbre Q, l’encefalite o TBE.

Giacche il tempo di permanenza della zecca sulla sua prede può variare dalle 12 ore fino ad un’intera settimana, è importante agire immediatamente per debellarla, senza incorrere in conseguenze spesso fatali.

Per individuarle, dovrete semplicemente tastare la gola, le ascelle, il linguine del vostro pelosetto. Controllate poi labbra, guance, palpebre e fronte. Questi sono le zone più golose per i parassiti.

Le pulci, invece, sono insetti veri e propri di dimensioni microscopiche (al massimo 1,5 mm di lunghezza); anche in questo caso è la femmina la vera responsabile dell’attacco. È lei, infatti a deporre dalle 15 alle 20 uova al giorno direttamente sul pelo animale (o sulle piume degli uccelli). La schiusa avviene entro 14 giorni e le larve iniziano subito a nutrirsi della superficie epiteliale abitata veicolando infezioni come: rickettsiosi e salmonellosi. Inoltre procurano parecchio fastidio a causa delle loro punture: le zone coinvolte possono sviluppare dermatiti. Cane e gatto, inoltre, spesso si procurano lesioni, grattandosi vigorosamente per alleviare il prurito.

Come possiamo evitare tutto questo?

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Cane e gatto: mettiamoli al riparo dall’attacco di zecche e pulci

Preservare i nostri amici pelosi dall’attacco di pulci e zecche è semplice, ormai: in commercio esistono collarini appositi per allontanare i parassiti e gocce da inserire nella zona intra-scapolare per debellarne la presenza.

Possono essere chimici o naturali, come l’olio di Neem che funge da barriera all’aggressione stessa, quasi fosse una sorta di scudo di protezione.
Inoltre, anche gli shampoo specificatamente studiati per rimuovere la presenza massiccia possono tornare utile in primissima istanza, non appena scoperta la presenza degli insetti.

Fate, però, riferimento al vostro veterinario per l’indicazione del prodotto migliore per il vostro pet: ciò che è perfetto per un cane, potrebbe essere nocivo per gatti o conigli.

Per quanto riguarda le zecche, invece, dovete munirvi di uno strumento apposito per rimuoverle singolarmente: una pinzetta specifica con cui ruotare l’aracnide per staccare le sue 8 zampe e il rostro (la testa). Disinfettate immediatamente la ferita in modo da scongiurare qualsiasi tipo di infezione e controllate con attenzione la zona nei giorni successivi.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!