Non capita tutti i giorni di vedersi arrivare in sede una signora con un assegno da 50mila euro in mano.
È quello che è successo alla Croce Rossa di Loano, provincia di Savona.
Una signora prima ha chiamato il centralino della Cri, e già questa telefonata non era come tutte le altre.
Senza dichiarare nome e cognome, la signora ha infatti chiesto all’operatore quanto venisse a costare un’ambulanza della Croce Rossa.
Non sappiamo quale sia stata la risposta del suo perplesso volontario all’altro capo del telefono. Fatto sta che poco dopo l’anonima cittadina si è presentata di persona alla sede della Croce Rossa, sventolando in mano l’assegno di cui sopra. Sul foglietto di banca c’era scritto “cinquantamila” euro.
Il motivo di un gesto così generoso? Come ha spiegato più tardi la signora, a spingerla a questo generoso atto di beneficenza sono state le maldicenze e le cattiverie che da un po’ giravano a Loano proprio sul conto della Croce Rossa.
La goccia che per la signora aveva fatto traboccare il vaso era stato un ignobile attacco verbale ai danni di un operatore di colore, aggredito solo perché di colore: una cosa che sarebbe stata di casa nell’Alabama degli anni Sessanta, non in un Paese normalmente tollerante e aperto come l’Italia. Evidentemente la semina di certi veleni sta dando i suoi frutti.
Ritenendo che un’ambulanza nuova potesse costare tra gli 80 e i 90mila euro, l’anonima signora si è fatta i conti in tasca e ha pensato che un assegno da 50mila euro potesse andare più che bene.
Va detto che il suo gesto non è rimasto segreto, perché gli operatori della Cri hanno subito provveduto a darne notizia sulla pagina social dell’associazione.
Il suo nome però, quello sì è rimasto segreto, perché, giustamente, la beneficenza si fa ma non si sbandiera in giro.