Chiffon cake: il procedimento diverso per una resa perfetta!
Ho provato varie ricette, poi ho voluto realizzarne una dove cambiavo qualche passaggio per valutarne la resa.
Facendola in questo modo ha soddisfatto a pieno quello che erano le mie aspettative.
Come tutte sappiamo per questo dolce occorre l’apposito stampo a ciambella con fondo removibile e con 3 piedini sulla parte superiore.
È interamente realizzato in alluminio. Non va imburrato per nessun motivo al mondo; infatti, una volta sfornata la chiffon cake va immediatamente capovolta e appoggiata sui piedini in modo da fissare l’alta lievitazione. Se ungiamo lo stampo la torta scivola a terra, vanificando tutto.
Per quanto riguarda l’impasto, monto gli albumi a neve meringata con metà dello zucchero. Idem coi tuorli, ma diversamente dall’originale, ho deciso di unire l’olio e l’acqua, ( quest’ultima solo 50 gr e non 200 gr come la classica), non nei tuorli ma alternandoli alla farina setacciata coi lieviti, in questo modo il composto rimane gonfissimo.
Quando il dolce si è raffreddato del tutto, e mai prima, lo sforno facendo affidamento al fondo removibile e nel caso occorra passo la lama di un coltello intorno al dolce per facilitarne il distacco.
Una volta pronto, lo servo tale e quale, oppure lo guarnisco con glasse al cioccolato, panna, crema pasticcera, frutta fresca, insomma, dipende dalla ricorrenza.
Se vi va provate questo procedimento e fatemi sapere!
Chiffon cake: il procedimento diverso per una resa perfetta!
Per questa ricetta procuriamoci questi ingredienti:
- 6 uova
- 300 g di farina
- 300 g di zucchero semolato
- 55 g di acqua
- 120 g di olio di semi
- 16 g di lievito per dolci
- 8 g di cremor tartaro
- la buccia grattugiata di un limone
- 1 pizzico di sale
- zucchero a velo per guarnire
Preriscaldiamo il forno modalità ventilata a 160° e teniamo a portata di mano il nostro stampo per chiffon cake (26 cm), senza imburrarlo.
Rompiamo le uova separando tuorli e albumi in due ciotole diverse. Grattugiamo la scorza di un limone (biologico, ovviamente) sui rossi, uniamo anche il sale e metà dello zucchero e iniziamo a lavorare il tutto con lo sbattitore elettrico per ottenere un composto triplicato nel suo volume.
Ora dedichiamoci ai bianchi. Iniziamo a montate e aggiungiamo lo zucchero rimasto poco per volta e montiamo le chiare a neve con le fruste elettriche (pulite, basta sciacquarle sotto la rubinetto e asciugarle al volo). Quando risultano ben spumose e meringate, con movimenti delicati dal basso all’alto, inseriamole nella terrina con i tuorli lavorati.
A questo punto aggiungiamo la farina, il lievito e il cremor tartaro setacciati e poco per volta e con movimenti dal basso verso l’alto. Allo stesso tempo uniamo l’olio e l’acqua poco alla volta. Uniamo questi ingredienti alternandoli e lentamente fino a terminarli. Per incorporarli usiamo una marisa. Qui dobbiamo armarci di pazienza.
Una volta ultimato l’impasto lo trasferiamo nello stampo. Portiamo in forno ventilato a 160° (170° statico). Lasciamo cuocere per 1 ora circa.
Sforniamolo, capovolgiamolo lo stampo e lasciamo raffreddare a testa in giù. Quando sarà completamente freddo se non si è già staccato aiutiamoci passando un coltello sui bordi, tra lo stampo e il dolce, e poi diamo una piccola spinta al fondo removibile.
Ora non ci resta che scegliere come guarnirla, se semplicemente con dello zucchero a velo o come più ci piace!
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