Come tagliare il polistirolo? E’ molto semplice, con l’attrezzo apposito.
Con il polistirolo si possono creare molte cose, per esempio delle basi per bomboniere. Si possono anche realizzare delle scritte. Acquistare un oggetto simile può rivelarsi fondamentale se volete lavorare con il polistirolo.
Come tagliare il polistirolo
Il taglia polistirolo è una macchina da tavolo e molto efficace. Fondamentalmente, tutti i modelli di macchine apposite agiscono utilizzando l’azione di un filo caldo, che passa attraverso il materiale tagliandolo con precisione.
La macchina utilizzata in questo articolo è composta da 3 elementi.
1° elemento
E’ composto da un arco che tiene in tensione il filo. E’ particolarmente comodo se il pezzo da tagliare è molto grande. Una volta collegato alla corrente il filo si surriscalderà.
Per evitare di sbagliare, è opportuno tacciare una linea guida con un pennarello. Appoggiate quindi il filo sulla linea e premete per far trapassare il filo caldo nel materiale.
2° elemento
Il secondo elemento è una specie di cacciavite. Funziona esattamente come il precedente. Tracciate sempre una linea guida con il pennarello e appoggiate l’asta, facendo attenzione in quanto si surriscalda molto.
Appoggiate e premete. Il polistirolo sarà trapassato come burro.
3° elemento
Il terzo elemento è un incisore. Funziona come una penna. Anche in questo caso, tracciate la scritta con un pennarello e usatela come guida.
Accortezze:
- Ogni volta che ritenete necessario sostituire l’accessorio, ricordate di staccare la spina, attendere che si raffreddi e solo dopo procedete alla sostituzione e alla pulizia dell’accessorio utilizzato.
- E’ consigliabile utilizzare una base di lavoro, per evitare di rovinare la superficie sottostante quando il metallo arroventato dovesse toccarla.
- Utilizzate sempre una protezione per le vie respiratorie. I fumi prodotti dal polistirolo si ritiene non siano nocivi (anidride carbonica e acqua) ma possono procurare irritazione agli occhi e fastidi alle vie respiratorie. Non produce diossina ma se l’ambiente non è aerato può generare ossido di carbonio.
