Coronavirus: come ridurre il rischio di ammalarsi.
Sono tempi strani e difficili, ma tu stai cercando di comportarti da buon cittadino: esci di casa solo per fare la spesa e quando ti avventuri per strada magari metti la mascherina, e poi ti lavi spesso le mani e mantieni rigorosamente le distanze con le altre persone.
Ottimo. Se segui le regole che sono state date dalle autorità, ti comporti benissimo.
Coronavirus: come ridurre il rischio di ammalarsi
Ma c’è altro che puoi fare per abbassare il rischio di ammalarti? Diciamo che in linea generale gestire lo stress, rimanere attivi e dormire quanto basta sono buone pratiche che non fanno male di certo, anzi.
Lo stress. In una serie di esperimenti condotti negli Stati Uniti si sono esposte delle persone a un patogeno del raffreddore. Si è visto che le persone che prima dell’esposizione avevano dichiarato di essere stressate avevano maggiori probabilità di prendere l’infreddatura e anche con sintomi più seri degli altri partecipanti all’esperimento.
Idem per quanti tra loro erano disoccupati, avevano problemi coniugali o stavano vivendo altre esperienze stressanti.
Se il Covid-19 ti induce ansia, sappi che non sei da solo. Il CDC americano a questo proposito raccomanda quanto segue:
non stare sempre a guardare i notiziari o a leggere storie sul Coronavirus;
ogni tanto prenditi una pausa per meditare, fare esercizio, respirare (letteralmente);
segui una dieta leggera, bilanciata, ricca di frutta e verdura;
evita l’alcol;
trova il tempo di fare qualcosa che ti piace: leggere un libro, guardare una serie tv, cucinare…
sta’ in contatto con gli amici e la famiglia: oggi i mezzi non mancano, sfruttali per mantenere vive le relazioni con chi ami.
L’esercizio fisico. Fai esercizio fisico in maniera regolare. I dati finora disponibili suggeriscono che le persone che lo fanno con costanza si ammalano meno di problemi respiratori.
Dormire quanto basta. C’è un studio nel quale i ricercatori hanno tenuto sotto controllo 164 persone per una settimana. I soggetti sono stati contagiati col virus del raffreddore e poi messi in quarantena in un hotel per cinque giorni, per vedere chi si ammalava e chi no.
S’è visto che la probabilità di ammalarsi era quattro volte maggiore nei soggetti che dormivano meno di sei ore a notte rispetto a quanti invece riuscivano a farlo per sette ore o più.