curcuma

Curcuma: proprietà, benefici e valori nutrizionali

Curcuma: proprietà, benefici e valori nutrizionali.

Curcuma: che cos’è e le sue proprietà

La curcuma è una spezia dal bel colore giallo arancio che si ricava dal rizoma seccato della Curcuma Longa, che è una pianta perenne che appartiene alla stessa famiglia dello zenzero.

Questa radice ci arriva dall’India e la si coltiva in alcune zone a clima tropicale dell’Asia e anche nel Centro America.

Il suo nome ci viene dall’arabo kurkum, che vuol dire “zafferano”. Il riferimento, ovvio, è allo squillante colore giallo della curcuma. Significativamente, in inglese la parola che la designa, turmeric, ha la sua origine nel latino medievale “Terra merita”, ovvero “terra meritevole, degna”.

Si diceva della sua origine dall’India: non a caso la curcuma è uno degli ingredienti principali del curry (il masala indiano). Oggi è adoperata e conosciuta per lo più come spezia, ma anche come componente di integratori alimentari indicati per il trattamento di varie malattie.

Questo perché la curcuma possiede rimarchevoli proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e stimolanti del sistema immunitario.

Curcuma: i benefici

Nella medicina tradizionale sia dell’India che cinese la curcuma è si usa ormai da centinaia di anni per problemi svariati. Per esempio: orticaria, dermatiti; riniti, tosse, faringiti; reumatismi; problemi dell’apparato digerente o di fegato.

Ci sono diversi e interessanti studi preliminari su come i curcuminoidi, le molecole presenti nell’estratto di curcuma, riescano a: ridurre il numero degli attacchi di cuore nei pazienti che han no subito un bypass; ridurre il dolore alle ginocchia in caso di osteoartrite, e con un’efficacia che viene paragonata a quella dell’ibuprofene.

Ci sono poi altre ricerche sull’impiego della curcumina per trattare le coliti, il diabete mellito e anche alcuni problemi odontoiatrici

L’americano National Center for Complementary and Integrative Health ha pure svolto degli studi sull’uso della curcumina nel trattamento dell’Alzheimer e dell’artrite reumatoide. Sembra proprio che i primi risultati siano piuttosto promettenti.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni

Secondo il succitato NCCIH, nelle dosi solitamente usate per l’assunzione orale e l’applicazione topica in genere è da considerare sicura. Sembra peraltro che dosi consistenti e protrarre per lunghi periodi possano dare problemi al sistema digestivo.

In certi casi in alcune persone si sono riscontrati problemi a livello del fegato: non è chiaro da che cosa dipenda, forse dalle condizioni particolari di questi pazienti o dall’interazione con dei medicinali. Va peraltro notato che quando si è interrotta l’assunzione di curcuma i problemi epatici sono spariti.

Curcuma: i valori nutrizionali

Dal punto di vista della calorie che si assumono con la curcuma, basti considerare che 100 grammi di prodotto forniscono circa 354 kilo-calorie.

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, 100 grammi di curcuma contengono: 7,80 grammi di proteine; 64,93 grammi di carboidrati; 3,21 grammi di zuccheri; 9,88 grammi di grassi; zero colesterolo; 15 grammi di fibra e 38 milligrammi di sodio.

La curcuma in cucina

Come già accennato sopra, in India la polvere di curcuma è uno degli ingredienti del masala (o curry), a cui regala la caratteristica tonalità di giallo carico.

Sempre in India, la curcuma entra ovviamente in moltissime altre ricette, anche perché il Paese è grandissimo e le tradizioni culinarie estremamente differenziate, ma fa parte della gastronomia anche di altre regioni, per esempio del Nepal (si pensi al nomos, che sono un piatto fatto di gnocchi a base di carne) e della Thailandia, dove la curcuma è presente nel curry con cui si accompagnano gamberi e pesce.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!