Vuoi essere felice? Pensa un po’ di più a te stesso. Come? Per esempio liberandoti di sei cattive abitudini. Eccole.
Uno. Cercare sempre scuse per gli altri. Essere gentili va bene, ma essere sciocchi proprio no, se vedi che certe persone si approfittano della tua bontà di cuore, rompi i rapporti e buonanotte.
Due. Evitare a tutti i costi che si creino situazioni di conflitto. La pace è una bella cosa, ma a volte è necessario che i motivi di contenzioso e di dissenso vengano allo scoperto, così che ognuno per una volta mostri il suo vero volto e si sappia finalmente chi sono gli amici e i nemici.
Tre. Dissimulare le proprie opinioni. Se sei sicuro che la verità non potrà provocare un dolore non necessario, dilla sempre. In generale è sempre meglio essere sinceri e dire chiaramente ciò che si pensa. A meno che, come già detto, non si rischi di ferire inutilmente qualcuno a cui teniamo troppo.
Quattro. Cercare sempre la perfezione nei propri comportamenti. Questo può nascondere un più o meno confessato complesso di inferiorità. Beh, sappiate che anche gli altri sono esseri umani e sbagliano esattamente come voi, quindi forse è il caso di smetterla di metterli sul piedistallo.
Cinque. Cercare sempre di rendere tutti felici. Non è nella natura delle cose umane che si possa essere sempre tutti felici e soddisfatti. La vita è un continuo compromesso e non succede quasi mai che qualcuno ottenga esattamente quel che voleva. Se qualcuno rimane scontento, pazienza.
Sei. Cedere ai ricatti emotivi. Il ricatto emotivo è forse la forma di coercizione più subdola e irresistibile. Chi amiamo ci induce a fare quello che vuole lui appunto perché gli vogliamo bene.
Beh, a un certo punto bisogna avere la capacità di sottrarsi a questa trappola emotiva. La vita è troppo corta per sacrificare sempre le nostre necessità a quelle degli altri, anche se vogliamo loro un bene dell’anima.