Mia nonna sapeva anche essiccare le erbe aromatiche per conservarle a lungo e utilizzarle anche fuori dalla stagione balsamica.
Raccoglieva radici, fiori, foglie, frutti. Sapeva scegliere sempre il momento migliore dell’anno e conosceva nel dettaglio gli scopi terapeutici, non perché avesse studiato botanica o si fosse in qualche modo documentata, ma per una saggezza antica e popolare, impressa nel DNA della sua anima e tramandata nei secoli.
Una volta raccolte le parti utili delle piante officinali, procedeva quasi immediatamente a preparare gli oleoliti freschi quando possibile, con una parte del raccolto; faceva seccare il resto subito perché non marcissero e andassero vanificate le loro proprietà.
Le scuoteva per liberarle da insettini, terriccio e polvere, poi si metteva subito all’opera.
In questo modo, prolungava all’infinito o quasi la possibilità di utilizzarle per decotti, unguenti o in cucina, per aromatizzare le sue ricette.
Io la osservavo e imparavo dai suoi sapienti gesti e dalle sue parole. Oggi voglio condividere con voi ciò che ho appreso da bambina. L’erboristica è un’arte preziosa che può aiutarci nella vita di tutti i giorni a risolvere piccole problematiche della salute. Approfittiamone e godiamo dei doni che Madre Natura generosamente elargisce. E poi è così bello aprire la dispensa e trovare i barattolini colorati, svitare il tappo e inebriarci con il loro profumo intenso.
Non perdiamo altro tempo e iniziamo!
Essiccare le erbe aromatiche: la tecnica
Non tutte le erbe aromatiche possono essere essiccate allo stesso modo.
Ad esempio, quelle come il timo, il basilico, il rosmarino, che si presentano con steli o rami e foglie o aghi, possono essere raggruppate in mazzetti da fermare con uno spago da cucina. Non stringiamo eccessivamente per non rovinarle, poi esponiamole all’aria, in un luogo ventilato, appendendole a testa in giù. Assicuriamoci che non siano direttamente colpite dalla luce del sole e lasciamo che la natura faccia il suo corso. Il tempo necessario non è universale: alcune sono pronte dopo qualche giorno, altre dopo una settimana, per qualcuna sono necessari una ventina di giorni. Molto dipende dalle condizioni climatiche, dalla temperatura esterna e dalla tipologia della pianta. Osserviamole, sarà facile capire quando sono pronte.
Quando vogliamo essiccare foglie, radici o fiori ma non abbiamo la possibilità di riunirli in mazzetti, possiamo spargerli su un telo o un panno pulito oppure adagiarli ben distanziati in una cesta di vimini e lasciarli all’aperto in una zona secca e asciutta, se è possibile ripariamoli con un velo. Ricordiamoci di controllare l’andamento quotidianamente e rigiriamoli spesso per garantirci un risultato uniforme. Anche in questo caso, il tempo varia a seconda di molteplici fattori, ma soprattutto dal clima e dalla parte da essiccare. Fiori e foglie saranno pronte nel giro di pochi giorni, le radici, ad esempio impiegheranno anche un mese.
Infine, possiamo anche contare sul forno. Questa tecnica è la più dispendiosa perché impatta sul budget delle spese familiari, ma è sicuramente la più rapida. Impostiamo una temperatura compresa tra i 40 e i 50 gradi, lasciamo lo sportello leggermente aperto per favorire una veloce fuoriuscita dell’umidità. Basterà infilare il manico di un cucchiaio di legno per impedirne la chiusura. Rivestiamo la placca con la carta apposita e spargiamo fiori, foglie e radici in modo che siano ben distanziate. Quando iniziamo a cambiare colore, seguiamo il processo ad intervalli regolari. Impiegheremo dalle 3 alle 8 ore circa a seconda della tipologia della pianta.
Ovviamente, procediamo sempre con un’unica specie per volta per non mischiare aromi e profumi.
Una volta pronte, le nostre erbe aromatiche vanno conservate all’interno di barattoli sterili (qui trovate tutte le informazioni utili per farlo correttamente) in un luogo fresco e asciutto.
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