
Eurovision: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha coinvolto anche la manifestazione canora internazionale che in Italia segue il Festival di Sanremo. Kiev aveva chiesto che Mosca non fosse ammessa e gli organizzatori alla fine hanno preso la loro decisione. Intanto fervono i preparativi della kermesse, che si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio.
Eurovision: l’appello dell’Ucraina
L’emittente nazionale ucraina aveva chiesto via social all’Eurovision Broadcasting Union (EBU), che organizza l’annuale manifestazione canora, di escludere la Russia. E’ stato anche creato un hastag, #Eurovision without Russia. La motivazione della richiesta era che l’evento era stato istituito in seguito alla fine della Secondo Guerra Mondiale “per unire l’Europa”.
Perciò, proseguiva il comunicato, il fatto che Mosca partecipasse “come aggressore (dell’Ucraina, ndr) e violatore del diritto internazionale”, avrebbe contraddetto “l’idea stessa della competizione”.
La risposta dell’EBU
In poche ore l’organizzazione che si occupa dell’ “Eurovision Song Contest” ha cambiato idea. Inizialmente aveva risposto che esso è un evento culturale, senza connotazioni politiche; che serve ad avvicinare i diversi Paesi, celebrandone le differenze per mezzo della musica.
L’EBU si era anche raccomandato affinché l’ “Eurovision” non venisse stumentalizzato e politicizzato da nessuno; nessuno doveva discriminato o offeso (nemmeno con prese in giro).
In questi ultimi minuti, però, il Comitato Esecutivo ha deciso di accettare le motivazioni dell’Ucraina, per il rischio di “danneggiare la concorrenza”.
I membri dell’organizzazione hanno riflettuto e hanno deciso così. L’annuncio sulle pagine social dell’ “Eurovision Song Contest” ha avuto molti “like”; tanti sono stati i commenti favorevoli, accompagnati dalla bandiera ucraina.
Chi saranno i rappresentanti dell’Ucraina alla manifestazione. Ancora una volta il motivo è (anche) politico
A Torino suonerà il gruppo “Kalush Orchestra”. E’ nato nel 2021 (ma il primo contratto è del 2019) e è composto da tre elementi: un rapper e due musicisti. Presenteranno la canzone “Stefania”.
Avrebbe avuto diritto a partecipare all’ “Eurovision” la rapper e cantante Alina Pash; ma dato che nel “lontano” 2015 si è recata in Crimea, notoriamente contesa tra Russia e Ucraina, è stata travolta dalle polemiche. Ha quindi deciso di non partecipare alla gara e di cedere il posto ai colleghi. Qualcuno l’ha citata nei commenti sui social, dicendosi dispiaciuto che non partecipasse, ma facendo le congratuazioni alla “Kalush Orchestra”.
