Frutta e glicemia: scopri con noi quali sono i frutti peggiori
Frutta e glicemia: scopri con noi quali sono i frutti peggiori. Non tutta la frutta è adatta alla dieta di chi soffre di problemi di glicemia o di vero e proprio diabete.
In linea generale, i frutti più indicati nella dieta del diabetico sono quelli che contengono zuccheri ad assorbimento rapido. Se un diabetico si concede una porzione di frutta, bisogna che stia attento a che quella particolare frutta non contenga più di 15 grammi di glucosio.
Da questo punto di vista, sono particolarmente sconsigliati, se non proprio “proibiti”, fichi, cachi, banane, frutta secca, uva e canditi: questo per via del loro alto tenore di fruttosio, che mal si concilia col diabete.
Vediamone alcuni
I fichi. Sono buonissimi, si sa, ma quando sono maturi sono anche molto dolci. Troppo, se uno soffre di diabete. Meglio evitare.
Le banane. La banana è un frutto molto energetico. Una banana media di solito contiene sui 13 grammi di carboidrati. Questo fa sì che si tratti di un tipo di frutta poco adatto a chi soffre di diabete. Se proprio non si vuole rinunciare alle banane, meglio preferire quelle ancora verdi, che come si sa sono meno dolci (ma anche meno buone, ahimè) di quelle mature.
L’uva. Anche l’uva, che per ogni etto contiene in media 17 grammi di carboidrati, mal si concilia con problemi metabolici tipo il diabete. Diciamo che se ne può mangiare in moderata quantità, ma lontano dai pasti e comunque sempre sotto controllo del medico curante.
I datteri. Anche coi datteri è meglio che i diabetici facciano molta attenzione. Anzi, sarebbe meglio evitarli proprio, soprattutto quelli secchi, che possono provocare facilmente un picco glicemico. Se proprio se ne vuole mangiare, è opportuno farlo in minime quantità, non tutti i giorni e a stomaco pieno. E possibilmente al termine di un pasto proteico o a basso tenore di carboidrati.