Giocarsi la vita per una foto. Arrivato quasi al “traguardo” per lo scatto della foto, la roccia cede e…

Il livello di successo e di accoglienza tra le nuove generazioni sembra essere più che mai basato sul numero di like e di condivisioni raccolte sui social network come Facebook e Twitter.

La prova è evidente: basta fare un giro tra i profili di “persone comuni” presenti sui social per capire il grado di esposizione inutile al quale si sottopongono. Viaggi, ristoranti, scampagnate e selfie impeccabili sono all’ordine del giorno, ancor più dei contenuti.

Sembra ormai che le esperienze si vivano appositamente per essere pubblicate online e non per il piacere dell’esperienza stessa.

Un episodio spaventoso accaduto in Brasile è il simbolo della cultura del like. Per scattare una foto da pubblicare online, un uomo è rovinosamente caduto da una roccia e non sarà più in grado di camminare. Nella tragedia può ritenersi fortunato, dato che ha rischiato perfino di perdere la vita.

L’incidente è avvenuto sulla montagna Pedra da Gàvia, a Rio de Janeiro, in Brasile. Nel video presente in questa pagina si può osservare l’uomo aggrappato ad una sporgenza, spostandosi con fatica restando appeso alla roccia.

Arrivato quasi al “traguardo” per lo scatto della foto, la roccia cede e cade insieme all’uomo.

La Pedra da Gàvea è una roccia situata a 842 metri sopra il livello del mare nella foresta di Tijuca. Questo luogo è diventato famoso proprio come “set fotografico”: ogni giorno decine di persone si recano sul posto per scattare foto da postare online.

Questa popolarità è dovuta alla sua posizione che permette di scattare foto pericolose ma solo “in parte”: l’effetto ottenuto nello scatto è quello di essere appesi nel vuoto, in realtà pochi metri al di sotto ci sono rocce e vegetazione a bloccare un’eventuale caduta.

L’esperienza di quest’uomo dimostra che l’illusione ottica delle foto non è sufficiente a garantire l’incolumità dei temerari. Perché appendersi ad una roccia quando si può semplicemente non farlo?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!