La vita moderna è sempre più impegnativa e prende sempre più tempo, sottraendolo ai rapporti familiari, che tendono perciò a essere sempre più saltuari e superficiali, quindi di bassa qualità.
Questo vale ovviamente per le coppie giovani e adulte ancora in età lavorativa: il lavoro e la carriera sono al centro della loro esperienza e questo spesso può sottrarre tempo alla relazione coi figli, soprattutto coi figli adolescenti, che attraversano uno dei periodi più difficili della vita.
In tutto questo, però, i nonni sono la nostra ancora di salvezza, il porto sicuro verso il quale fare rotta per risolvere molti dei nostri problemi.
Più in concreto, se i genitori sono stressati o assenti, ecco che il loro ruolo può essere in parte assunto dai nonni. E la relazione nonni-nipoti adolescenti si dimostra sempre più positiva sia per i nonni che per i ragazzi.
Per molti genitori affidarsi ai propri genitori è ormai una scelta pressoché obbligata: loro non hanno proprio il tempo materiale di farlo, quindi i figli vengono affidati al controllo, all’educazione e alla supervisione dei nonni.
Ma questa relazione nonni-nipoti fa bene ai soggetti coinvolti? Lo abbiamo già anticipato sopra, ma la risposta è chiaramente sì.
Una ricerca condotta dall’università britannica di Oxford, per esempio, ha mostrato che contatti frequenti tra nonni e nipoti adolescenti generano effetti di benessere per entrambi.
Questo vale soprattutto quando c’è stato di mezzo un divorzio: il rapporto coi nonni può servire a mantenere la stabilità emotiva dei figli, che durante un periodo stressante come quello della separazione e poi del divorzio trovano nei nonni un prezioso punto di riferimento.
Dunque per i bambini e per gli adolescenti il beneficio è soprattutto psicologico: si tratta di fare in modo che sentano che qualcuno pensa a loro e si preoccupa del loro benessere, non importa che non siano i genitori.
Per i nonni i benefici sono anche più tangibili, come ha mostrato un altro studio portato avanti dall’Istituto di gerontologia dell’università di Londra. Una vita più attiva e meno centrata su di sé, infatti, aiuta i nonni sia in termini di salute giornaliera che di longevità complessiva.
Viva i nonni!