
Il buono della tradizione: scopri la ricetta dei cantucci.
La “morte loro” è col vin santo e sono diffusi soprattutto in Toscana e nell’Italia centrale. In Toscana li chiamano cantucci, da altre parti “straccadenti” o “spaccadenti”: sono i tradizionali biscotti secchi alle mandorle la cui origine pare rimonti al Cinquecento.
Il nome deriverebbe da “canto” (la parte di un insieme) o da “cantellus”, cioè pezzo o fetta di pane in latino.
La consacrazione ufficiale dei cantuccini la si trova nel dizionario dell’Accademia della Crusca, che nel 1691 ne offrì questa definizione: “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo”
Come si vede, la ricetta “ufficiale” non prevedeva le mandorle. Queste cominciarono a essere usate a partire all’incirca dall’epoca di Caterina de’ Medici (1529-1589).
Ma veniamo alla ricetta.
Il buono della tradizione: scopri la ricetta dei cantucci
Gli ingredienti
Per circa quaranta cantucci le dosi e gli ingredienti sono questi: due uova intere e due tuorli; 300 grammi di farina doppio zero; 250 grammi di zucchero a velo; un cucchiaio di miele; 200 grammi di mandorle non sbucciate; la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio; la scorza di un’arancia grattugiata; una bustina di estratto alla vaniglia.
Il procedimento
Fai così
Impasta la farina, lo zucchero a velo, la vanillina, il bicarbonato e la scorza d’arancia; metà delle mandorle le sminuzzi in pezzi grossolani e l’altra metà le lasci intere, poi le aggreghi all’impasto di cui sopra;
adesso aggiungi il miele e poi, una alla volta, le uova e il tuorlo; impasta fino a che non ottieni un composto omogeneo; per dare maggiore compattezza, puoi aggiungere altra farina;
adesso prendi delle piccole porzioni dell’impasto e le lavori fino a formare delle trecce o filoncini di un due centimetri di diametro; ora queste trecce le deponi su una teglia che avrai foderato di carta forno, schiacciandole leggermente e spennellandole col rosso d’uovo, dopodiché metti in forno per una decina di minuti;
trascorso questo tempo, sforna e taglia i filoncini a fette oblique, che rimetti di nuovo nel forno e fai andare per altri cinque minuti;
passato questo tempo, sforni e lasci freddare, poi servi in tavola insieme al vin santo, dopo una bella spolverata con un po’ di zucchero a velo.

In tasca una laurea in scienze dell’alimentazione, sulle dita una gran passione per la scrittura. Mi interessano in modo particolare i temi del riciclo e del fai da te, ma mi piace scrivere di qualunque argomento, purché sia curioso e coinvolgente. e mi piacciono la fotografia e i viaggi.
