Il glutammato: scopri che cos’è e quali effetti ha sulla salute.
Tecnicamente il glutammato monosodico artificiale è un cosiddetto “esaltatore di sapidità”, ovvero è un ingrediente che viene aggiunto ad altri aromi per evitare di doverli impiegare in alti dosaggi.
Questa capacità del glutammato viene sfruttata dall’industria alimentare appunto per “esaltare” il sapore di prodotti conservati, come per esempio pesce, carne e verdure.
Il glutammato: scopri che cos’è e quali effetti ha sulla salute
Anni or sono negli Stati Uniti fu condotto un esperimento in cui a un gruppo di bambini furono fatte assaggiare cosce di pollo fritte addizionate di glutammato e cosce di pollo senza glutammato.
Si scoprì che addirittura il 95 per cento dei bambini preferiva il pollo col glutammato. Insomma, l’industria alimentare, giusto o sbagliato, di solito sa quel che fa.
Gli alimenti ricchi di glutammato
Alimenti di largo impiego e ricchi di glutammato sono i dadi da brodo, la carne in scatola, gli insaccati, i cibi congelati, quelli liofilizzati (disidratati), in genere i piatti pronti.
Nella nomenclatura europea questo additivo è per lo più indicato con sigle che vanno da E620 fino ad E625. Tra gli alimenti in cui è presente una notevole quantità di glutammato c’è il parmigiano reggiano, ma in quel caso si tratta di glutammato naturale, ovvero contenuto nel latte adoperato per produrre il formaggio, non di un additivo.
Tra le persone che non devono consumare alimenti con glutammato ci sono anche gli asmatici e gli allergici all’aspirina.
Ma fa male?
Oggigiorno il glutammato è considerato un additivo sicuro, ma nel passato non sono mancate controversie sulla sua salubrità. Negli anni Sessanta si parlò per esempio di “sindrome da ristorante cinese”: si dimostrò infatti una relazione tra consumo di glutammato e sintomi come mal di testa, capogiri e vampate di calore.
Occorre peraltro far presente che la maggior parte degli studi condotti fino a oggi non ha mai dimostrato problemi di tossicità cronica derivanti da un consumo prolungato di questo additivo.
Le organizzazioni internazionali preposte alla tutela della salute, pur non escludendo l’esistenza di segmenti della popolazione soggetti a subire effetti avversi dal consumo di glutammato, continuano però a considerare questo additivo come sostanzialmente sicuro.