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Fresh mixed greens leaf vegetables of arugula, mesclun, mache in open plastic bag

Insalata in busta: tutto quello che c’è da sapere e perché non è amica dell’ambiente

Insalata in busta: tutto quello che c’è da sapere e perché non è amica dell’ambiente

Che siano pratiche e comode, non c’è dubbio, ma sono anche rispettose dell’ambiente? Stiamo parlando delle insalate in busta, quelle che troviamo al supermercato.

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Va detto che la produzione e la commercializzazione delle insalate in busta sono regolate dal 2015 e che tra le norme c’è l’obbligo di garantire la catena del freddo a una temperatura uniforme e costante inferiore agli 8 gradi.

Come si sa, le insalate in busta sono vendute nei banchi refrigerati e dopo l’acquisto devono essere conservate in frigo. Bisogna consumarle il prima possibile, in ogni caso rispettando la data di scadenza (di solito è stabilita in una settimana): per evitare l’alterazione di sapore e consistenza e la eventuale proliferazione di batteri.

Per le donne incinte è essenziale il lavaggio delle insalate in busta, per evitare il rischio della toxoplasmosi.

Cosa bisogna guardare quando si compra una busta di insalata

Quando si sceglie una busta di insalata al supermercato, bisogna tenere presenti almeno tre fattori: che la confezione sia sigillata e integra; la data di scadenza, ovviamente; che l’insalata va consumata nel giro di poco tempo, possibilmente in giornata.

Come conservarla

È meglio riporre la busta nei settori centrali del frigo, dove la temperatura è tra i 2 e i 4 gradi.

Prima di consumarla

Prima di consumare l’insalata in busta, controlla che le foglie non presentino delle alterazioni di colore, odore o consistenza; in ogni caso, prima di metterla nel piatto andrebbe sempre risciacquata.

Le insalate in busta sono amiche dell’ambiente?

Non proprio. Messo tra parentesi che di solito costano più di quella fresca, in genere le insalate in busta sono contenute in sacchetti di plastica non biodegradabile e questo pone ovviamente un problema di rispetto dell’ambiente;

c’è poi da considerare che lavare l’insalata in busta, seppure raccomandabile, è anche uno spreco di acqua, perché di solito è stata già lavata dalla ditta produttrice.

Infine c’è da considerare che il processo di produzione e confezionamento necessita di molta energia.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!