La cannabis… stupefacente anche come antibiotico!
Una ricerca condotta dall’Università del Queensland e dall’azienda farmaceutica Botanix Pharmaceuticals Limited potrebbe aprire la via alla produzione di una nuova classe di antibiotici efficaci contro alcuni batteri attualmente antibiotico-resistenti.
La ricerca, in particolare, ha trovato che il cannabidiolo sintetico (CBD) è in grado di uccidere i batteri responsabili di meningite, gonorrea e morbo del legionario.
Il professor Mark Blaskovich, dell’Istituto di bioscienze molecolari dell’Università del Queensland, Australia, afferma infatti che il CBD, un componente non psico-attivo della cannabis, è capace di aggredire e uccidere un vasto numero di batteri, incluso il Neisseria gonorrhoeae.
“Questa è la prima volta – dice il professore – che si è accertato che il CBD è in grado di eliminare alcuni tipi di batteri Gram-negativi: si tratta di batteri dotati di una membrana aggiuntiva che li protegge ulteriormente contro l’azione dei comuni antibiotici”.
Efficace contro la gonorrea
Nel continente australe la gonorrea è al secondo posto tra le più diffuse infezioni a trasmissione sessuale e ormai da tempo non c’è più un antibiotico efficace contro questa malattia, dato che il batterio responsabile è particolarmente abile nello sviluppare resistenza agli antibiotici tradizionali.
Lo studio ha anche mostrato che il cannabidiolo sintetico è molto efficace contro un numero di batteri Gram-positivi più vasto di quanto si supponesse finora, inclusi patogeni antibiotico-resistenti come ad esempio lo stafilococco aureo, che resiste alla meticillina.
Secondo i ricercatori australiani, il cannabidiolo uccide i batteri facendo “scoppiare” le loro membrane cellulari, anche se non è chiaro, ancora, con quale esatto meccanismo.
La ricerca ha anche scoperto che contro questi batteri è efficace pure un analogo chimico del cannabidiolo, creato a partire da leggere alterazioni della struttura molecolare.
La prima novità dagli anni Sessanta
“Questo è particolarmente promettente – ha detto il professor Blaskovich – perché è dagli anni Sessanta che non ci scoprono e approvano nuove classi di antibiotici contro i Gram-negativi”.
Da parte sua Vince Ippolito, presidente della Botanix Pharmaceuticals Ltd., ha affermato che la ricerca ha un grande potenziale per lo sviluppo di nuovi efficaci trattamenti contro i batteri antibiotico-resistenti.