Gli amanti del pollice verde sanno bene che una pianta non è soltanto decorativa ma può essere, con vari accorgimenti, tranquillamente utilizzata per la cura e il benessere del nostro corpo.
Una pianta che spesso calpestiamo quasi senza accorgercene è la Piantaggine, una pianta erbacea perenne che si divide in piantaggine femminile e in piantaggine maschile.
In entrambi i casi la pianta può rivelarsi un medicinale utilissimo.
Come appare la Piantaggine?
Il nome scientifico di questa pianta è Plantago lanceolata e guarisce qualsiasi parte del nostro del corpo.
È possibile trovare questa pianta lungo le strade o i prati e crescono in grandi gruppi. Possiamo riconoscerla osservando delle foglie strette, se la Piantaggine è maschile, oppure delle foglie larghe se è femminile.
Il nervo fogliare invece appare in entrambi i casi molto pronunciato e i fiori invece sono uniti da un infiorescenza allungata.
La Piantaggine è una pianta commestibile?
Ebbene sì: la Piantaggine è commestibile tanto da poterla utilizzare per preparare un’insalata primaverile.
Le foglie possono essere raccolte durante il periodo di fioritura che va da marzo a giugno.
Anche se molti, guardandola, la considerano un’erbaccia è una pianta selvatica e commestibile infatti le foglie contengono vitamine A, C, K ed anche calcio e potassio.
Oltre a questo possiamo cuocerle come se fossero dei comuni spinaci oppure possiamo frullarle in uno spremiagrumi in modo tale da ottenere un fantastico succo.
Infatti il succo ricavato da questa pianta aiuterà il nostro metabolismo bevendone diversi cucchiai al giorno.
La Piantaggine è una pianta curativa?
Le foglie della Piantaggine possono essere adagiate direttamente sulla pelle. Possiamo infatti usarle come primo soccorso per curare ustioni, graffi, punture di insetti, eruzioni cutanee e ulcere.
Grazie all’allantoina contenuta nella pianta, ovvero una sostanza che rigenera i tessuti e la creazione di nuove cellule, la Piantaggine è indicata anche contro i rossori, l’acne e le afte.
Per utilizzarla basta strofinarla sulla mano per poi applicarla sulla zona da trattare. Possiamo anche decidere di frullarla e stenderla sulla pelle.
Oltre alle malattie della pelle la piantaggine è utile anche per alleviare le malattie respiratorie. Può essere utilizzata per calmare l’irritazione della gola, della tosse e anche le infiammazioni mucose.
Possiamo utilizzare le foglie, sia secche che fresche, in forma di tè caldo aggiungendo, se vogliamo, un po’ di miele.
Bisogna semplicemente versare un cucchiaio di foglie in un pentolino contenente dell’acqua bollente e lasciare riposare il tutto per 30 minuti.
Dopodichè possiamo berla dopo i pasti 2 oppure 3 volte al giorno.
Questo tè sarà utile anche per curare il mal di stomaco, le ulcere, le infezioni della vescica e le emorroidi.
A questo punto non resta che fare attenzione e utilizzare la Piantaggine secondo i nostri bisogni.