Le donne Navajo soffrono ancora oggi per l’uranio scavato più di 50 anni fa

Per decenni dopo la seconda guerra mondiale la storia del Nuovo Messico si è strettamente intrecciata con le ambizioni nucleari del governo degli Stati Uniti.

Basti pensare che è proprio nel New Mexico, ad Alamogordo, che furono fatti i primi test sulle bombe atomiche. Ed è nel New Mexico che si cominciò a scavare nelle miniere di uranio a partire dagli anni Cinquanta.

Questo Stato del Sud-Ovest e la sua popolazione indiana sono stati al centro di tutto.

I Navajo in particolare sono quelli che hanno dovuto sopportare le conseguenze più dure delle iniziative del governo federale.

Secondo un’inchiesta della Associated Press, i primi risultati di una ricerca condotta dall’università del Nuovo Messico confermano che le donne Navajo e i loro figli continuano a soffrire delle conseguenze della esposizione alle radiazioni e questo anche se le miniere di uranio sono state chiuse più di venti anni fa.

Finanziato dallo stesso governo federale, lo studio mostra che un quarto delle donne Navajo e dei loro figli evidenzia la presenza nel loro organismo di questo elemento chimico altamente radioattivo.

Delle 781 donne esaminate il 26 per cento aveva livelli di uranio che superavano quelli che si trovano nel cinque per cento più contaminato della popolazione degli Stati Uniti. E quel che è peggio, lo stesso si è riscontrato nei loro bambini.

Si tratta di risultati venuti alla luce durante un’udienza del Congresso che si è tenuta sul posto e della quale sono stati protagonisti, tra gli altri, tre rappresentanti dello Stato, un senatore e due deputati.

Dalla seduta sono emerse storie di ingiustizia e maltrattamento del governo federale ai danni delle popolazioni indigene.

Una storia vecchia, per gli Stati Uniti: se sei bianco (e magari anche anglo-sassone), sei di serie A; se sei anche appena appena colorato, ti possono fare tutto quello che vogliono…

Secondo un rapporto della NPR del 2016, sono dozzine i Navajo morti di cancro e di insufficienza renale a causa dell’esposizione all’uranio.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!