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Lo gnocco fritto emiliano: una golosità irresistibile

Lo gnocco fritto emiliano: una golosità irresistibile

Lo gnocco fritto è il delizioso stuzzichino emiliano cui la presenza fissa alle vecchie feste dell’Unità ha conferito uno status quasi mitologico.

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Subito dopo Enrico Berlinguer veniva lo gnocco fritto. Insomma, non proprio, ma quasi. Sembra un’era geologica fa: come passa il tempo, signora mia…

Ma veniamo a noi. Gli gnocchi fritti sono facili da preparare e piacciono a tutti quanti, grandi e piccoli, e non importa la fede politica.

Sono deliziosi tocchettini di pasta fritta fatti con un impasto di farina, strutto, acqua, lievito e latte. In origine li friggevano nello strutto, ma la ricetta che trovate qui sotto prevede invece di tuffarli nell’olio di semi a 170 gradi.

Si possono servire accompagnati con generose dosi di affettati e un buon bicchiere di vino, preferibilmente …rosso.

Gli ingredienti

Ti servono: un pizzico di zucchero; 120 millilitri di acqua naturale; 120 millilitri di latte intero; 550 grammi di farina; 40 grammi di strutto; 15 grammi di sale fino; 12 grammi di lievito istantaneo in polvere per torte salate.

Per friggere

Quanto basta di olio di semi di girasole.

La preparazione

Si versa la farina in una ciotola insieme al sale, allo zucchero e al lievito. Si mischiano con cura le polveri fino a ottenere un amalgama unico.

l passo seguente è versare il latte in un’altra ciotola e mischiarlo con l’acqua fino ad avere una soluzione omogenea che poi va versata a filo nella ciotola con le polveri.

Polveri e latte vanno lavorati con le mani, dopodiché l’impasto va trasferito sopra a una spianatoia di legno che avrai coperto con della carta forno.

Bisogna lavorare l’impasto per qualche altro minuto per renderlo vellutato ed elastico. Questo panetto asciutto e compatto va poi messo a riposare dentro a una ciotola e in un luogo fresco, coperto con della pellicola trasparente, per minimo un’ora, ma è meglio che sia una nottata intera.

Completata la lievitazione, si adagia di nuovo l’impasto sulla spianatoia e lo si suddivide in pezzi più piccoli con un coltello o una lamina di plastica.

Nel mentre lavori uno di questi pezzi, gli altri devono riposare dentro alla ciotola.

Ogni panetto va steso col mattarello fino allo spessore di due o tre millimetri. Si taglia poi la sfoglia con un taglia pasta ondulato: si divide la sfoglia in rettangoli di circa otto centimetri per sette.

A questo punto si scalda abbondante olio in una padella coi bordi alti e quando questo raggiunge i 170 gradi ci si friggono per un minuto tre o quattro pezzi alla volta.

A metà cottura gli gnocchi vanno rivoltati e poi tolti dall’olio con una schiumarola. Ogni gnocco – che poi ha l’aspetto di una specie di fagottino – va fatto riposare per qualche minuto in un piatto coperto con carta assorbente.

Buon appetito!

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!