Avete mai sentito parlare del miele di Manuka? Si tratta di un ingrediente ricco di proprietà benefiche, che si presta molto bene per i trattamenti della pelle.
Si tratta di una tipologia particolare che ha origine dalla Nuova Zelanda e che si ottiene prelevando il polline dai fiori di Manuka, appunto.
Ha un’elevata quantità di antiossidanti e di Methylglyoxal che è una sostanza responsabile dell’attività anti-batterica. Curiose di sapere come si prepara un trattamento anti age? Iniziamo!
Miele di Manuka: proprietà e benefici
Questo miele ha una consistenza di colore scuro e dalla texture molto cremosa. E’ in grado di proteggere la pelle dall’inquinamento e dai raggi UV. Ma non solo. Aiuta anche a mantenerla idratata.
Ha anche proprietà antisettiche e cicatrizzanti ed è, quindi, adatto a curare infiammazioni, dermatiti, eczemi, pelle secca e psoriasi.
Può essere usato anche come rimedio naturale per curare patologie del tratto intestinale come la candida, l’ulcera duodenale, il bruciore di stomaco, la diarrea, la colite, ecc.
L’unico difetto è che molto raro (è prodotto solo in Nuova Zelanda, come anticipiato) e costoso. Il prezzo medio del miele di Manuka si aggira intorno ai 30 euro per 250 grammi.
Controllatene sempre la provenienza sulle etichette delle confezioni prima dell’acquisto.
Anche il suo prezzo è particolarmente elevato, l’impiego per la realizzazione delle maschere è molto più facile rispetto ad altri trattamenti casalinghi.
Per preparare un trattamento, infatti, vi serve solo questo ingrediente. Mettete da parte ciotole e mestoli, aprite il vostro barattolo e spalmatelo direttamente sul viso, dopo averlo pulito con un detergente delicato.
Tenete scoperti occhi e bocca e lasciate in posa per 15 minuti. Il prodotto è molto appiccicoso e, quindi, legate i capelli prima di applicarlo. La vostra pelle risulterà più morbida, vedrete!
Inoltre risulta essere molto efficace anche per trattare le zone colpite dall’acne. L’ideale è metterne una piccola quantità sulla zona interessata, magari durante la notte.
