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Mike Adams:”Ci sfamano di veleno.Cibo progettato per toglierci la capacità di pensare”


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Secondo Mike Adams, un ricercatore che conduce studi finanziati in modo indipendente, i prodotti alimentari messi in vendita dalla grande distribuzione sarebbero volutamente progettati per causare malattie e disturbi di varia natura nei consumatori.

Natural News Forensic Food Lab ha diffuso i risultati della ricerca condotta da Mike Adams, un ricercatore che ha deciso di svincolarsi da tutte le grandi istituzioni industriali, alimentari e farmaceutiche per fare ricerca indipendente.

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Le scoperte di Adams su un’ampia selezione di prodotti alimentari comuni (circa mille) che possono essere acquistati al supermercato possono essere definite raccapriccianti. Secondo il ricercatore, all’interno degli alimenti sarebbero contenute sostanze aggiunte con il solo scopo di creare disturbi e malattia con il consumo a lungo termine del prodotto.

Lo scienziato pone una domanda molto semplice per stimolare la riflessione dei consumatori: perché gli alimenti naturali che vengono coltivati da contadini a pochi chilometri da casa nostra devono attraversare un iter industriale che li porta a viaggiare per centinaia, migliaia di chilometri per poi essere re-distribuiti facendo il percorso inverso?

In altre parole, perché viene disincentivata la vendita diretta dei prodotti coltivati o allevati nella nostra stessa zona?

La risposta, secondo il ricercatore, è nelle analisi che ha effettuato su migliaia di prodotti alimentari in commercio. La quasi totalità di essi, anche quelli che dovrebbero essere “naturali”, contengono in realtà sostanze aggiunte in modo inspiegabile, senza uno scopo apparente.

Mike Adams afferma che alcune sostanze non possono trovarsi lì per caso, ma che vendono integrate ai prodotti con un unico e solo scopo: far ammalare le persone e, si deduce, alimentare così il consumo dei farmaci a beneficio delle grandi case farmaceutiche.

Si tratta di uno scenario che possiamo definire apocalittico al quale vorremmo non credere. Eppure quella semplice domanda posta dal ricercatore, che mette in evidenza l’inutile complessità del sistema industriale e distributivo dei prodotti, qualche dubbio – forse – lo solleva.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!