Muratore a 170km/h su una Panda: la polizia lo insegue ma lui si ferma solo quando vede delle prostit***te.

Quando si dice il richiamo del sesso. A centosettanta all’ora su una Panda (!) si è fermato solo quando gli è venuta voglia di andare a prostit**e.

È successo nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorsi, protagonista della folle bravata un muratore di Torino che ha litigato con la moglie, ha fumato una quantità industriale di crack e poi si è messo al volante della sua Panda.

Forse si proponeva di schiantarsi contro un muro, chissà, fatto sta che ha cominciato a sfrecciare per le strade della capitale piemontese a velocità folli. Sembra che abbia toccato addirittura i 170, che per una vecchia Panda sono da guinness dei primati. Il tutto con ulteriori tirate abbondanti di crack. Tra l’altro questo ligio e rispettoso cittadino si era già visto ritirare la patente cinque anni fa. Evviva.

La sua corsa sul filo del suicidio naturalmente non è passata inosservata, sicché a un certo punto il nostro muratore si è ritrovato con la polizia alle calcagna, dato che alcune volanti si erano messe giustamente all’inseguimento di quel mentecatto fumato e pericoloso. Beh, credeteci o no, a un certo punto una delle macchine della polizia s’è dovuta fermare causa motore surriscaldato

La faccenda è durata qualche ora, col 35enne muratore che a un certo punto ha adottato pure uno stile di guida tipo “Fast & Furious”, alla ricerca del contatto con le macchine della polizia.

La decisione di fermarsi è venuta solo dopo che si è ritrovato in un quartiere di Torino frequentato dalle “belle della notte”. Dubitiamo che con tutto quel crack in corpo il nostro sarebbe stato in grado di combinare qualche cosa, ma evidentemente lui credeva di sì.

Giudizio tra l’altro condiviso dalle nostre professioniste torinesi: il tipo era talmente su di giri che perfino le signorine si sono rifiutate di dargli ascolto.

In tutto questo è andata di stra-lusso che nessuno si sia fatto male.

Che la fortuna aiuti gli imbecilli?

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!