Nomi di battesimo: i più gettonati del 2020.
Scegliere il nome del proprio pargolo non è facile. Le possibilità sono centinaia e poi ci sono le mode, le pressioni famigliari (i nonni…), la legge.
Già, perché a differenza di altri Paesi, per esempio gli Stati Uniti, in cui all’erede in genere si può dare il nome che si vuole, per quanto strano (per dire, valgono anche i cognomi), in Italia questa libertà non c’è. Ma su questo daremo qualche dettaglio in più in seguito.
Molti neo genitori percorrono le strade già battute: ci si toglie d’impiccio dando al piccolo il nome del nonno o della nonna, e amen. Se però si opta per escludere i nonni, con tutti i rischi del caso, le possibilità sono pressoché infinite.
Personaggi letterari: Emma (Bovary), Salvo (Montalbano), Lucia (Mondella). Personaggi storici: Giuseppe (Garibaldi), Camillo (Benso), Paolina (Bonaparte). Eroi sportivi: Michael (Shumacher), Roger (Federer), Slatan (Ibraimovic). E chi più ne ha…
Nomi di battesimo: i più gettonati del 2020
Ma veniamo al dunque. Secondo l’Istat i nomi più gettonati per bimbe e bimbi in questo 2020 da dimenticare sono quelli che seguono. Per i maschietti i primi dieci sono: Leonardo, Francesco, Alessandro, Lorenzo, Mattia, Andrea, Gabriele, Riccardo, Tommaso e Edoardo.
Per le femminucce: Sofia, Giulia, Aurora, Alice, Ginevra, Emma, Giorgia, Greta, Beatrice, Anna.
Come si vede, sono per lo più nomi classicissimi e molto italiani, con solo qualche sporadica concessione all’attualità, come per esempio nel caso di Greta (Thunberg?) e Emma (Stone).
Ma si diceva del fatto che non tutti i nomi sono uguali: per legge.
In Italia la norma di riferimento è un decreto del 2000.
La vigilanza sui nomi è affidata ovviamente all’ufficiale di stato civile del Comune. L’articolo 34 del suddetto decreto stabilisce infatti che tale impiegato “può opporsi alla registrazione di un nome, proponendone uno di sua scelta, ma non rifiutare la registrazione del nome stesso”.
E ancora: “Davanti all’ostinazione del genitore l’ufficiale di stato civile può trasmettere gli atti al Procuratore della Repubblica che a sua volta può attivarsi per chiedere una sentenza di rettifica del nome”. Se non c’è accordo tra i genitori, si può fare domanda al Prefetto affinché sia lui a prendere una decisione.
Alcuni nomi però sono proprio vietati. Innanzitutto i nomi “ridicoli o vergognosi”. Una sentenza della Corte d’appello di Genova ha stabilito per esempio che non si può dare il nome Venerdì: perché è un giorno della settimana che in certi contesti ha una connotazione negativa e per la caratterizzazione sostanzialmente razzista che ne fa Daniel De Foe nel suo Robinson Crusoe.
Un altro limite è che è vietato scegliere nomi appartenenti all’altro sesso. Classico il caso di Andrea, che in italiano è maschile, mentre nell’Europa del Nord è femminile.
Ma ci sono dei limiti anche sulla grafia dei nomi. Se sono stranieri, non si possono usare lettere che non fanno parte del nostro alfabeto (x, y, w, k, j). Probabilmente si tratta di un retaggio fascista.
Infine non si possono usare i nomi geografici: per le bambine dunque niente Asia, Africa o Europa.