“Non ho soldi per mangiare”, disoccupato si suicida col gas di scarico

Un disoccupato si è suicidato col gas di scarico di casa: “Non ho soldi per mangiare”.
Un uomo di 54 anni residente a Padova, disoccupato, ha deciso di togliersi la vita in una casetta per gli attrezzi della sua abitazione, inalando gas di scarico con un tubo e soffocandosi con una busta di plastica avvolta attorno alla faccia.

Ha lasciato una lettera spiegano il motivo del suo tragico gesto. Sul posto sono accorsi la Polizia scientifica e i vigili del fuoco. Il pm ha disposto la restituzione della salma ai familiari.
Si tratta del secondo suicidio nel giro di due giorni accaduti entrambi a Padova. Prima la notizia della morte di Emanuele Vezzù, imprenditore di 57 anni trovato impiccato nella sua azienda.

Emanuele ha deciso invece di togliersi la vita nella sua ditta di Peraga di Vigonza, la Ital Service, azienda specializzata nel commercio di ricambi di cucina ed elettrodomestici. L’uomo è stato ritrovato morto dalla moglie e da un operaio che lavorava nell’azienda.

Suicidi per motivi economici

Secondo uno studio elaborato dall’Osservatorio “Suicidi per motivazioni economiche” della Link Campus University di Roma, dal 2012, 988 persone in Italia si sono tolte la vita per motivi economici.

I dati dell’Osservatorio della Link University Campus di Roma: “Nel 2012 la categoria più colpita era quella degli imprenditori, oggi vi sono i disoccupati”.

Se all’inizio del monitoraggio a essere particolarmente colpita era la categoria degli imprenditori, oggi i dati mostrano come l’incidenza sia cresciuta anche tra i disoccupati: dal 2012 a oggi rappresentano infatti il 41,8% gli imprenditori suicidi e il 40,1% quei disoccupati che, a causa della perdita del lavoro o dell’incapacità di ritrovarne un altro, hanno scelto di togliersi la vita. A questi si aggiunge quel 12% circa di coloro che un lavoro l’avevano ma, a causa dell’instabilità lavorativa ed economica, hanno visto nel gesto estremo l’unica via di uscita.

 

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