oleolito di rosmarino

Oleolito di Rosmarino: la ricetta di mia nonna

Oleolito di Rosmarino: la ricetta di mia nonna

In un articolo precedente, abbiamo parlato del rosmarino, delle sue proprietà, della storia, della cura della pianta e degli usi in cucina. Conosciamo tutte il suo profumo inebriante, ma per sfruttare ulteriormente i suoi benefici, mia nonna preparava anche l’oleolito.

“Attenzione”, mi diceva, “non confonderlo con l’olio di rosmarino!”, per quest’ultimo, infatti, non dobbiamo fare altro che scaldare dell’olio extravergine d’oliva in un pentolino, inserire gli aghi freschi, trasferire il liquido senza filtrarlo in una bottiglia una volta freddo e utilizzarlo nelle nostre ricette per un aroma intenso. L’oleolito, invece, prevede l’utilizzo dei fiori, un tempo di riposo maggiore, ma soprattutto ha una funzione diversa e un uso esterno. Per ottenerlo, li lasciava macerare in olio (di semi di girasole o extravergine d’oliva, a seconda della disponibilità del momento) per giorni e giorni fino ad ottenere un prodotto denso e corposo. A quel punto lo riponeva nel suo armadietto dei medicamenti, etichettato di tutto punto, per riconoscerlo.

Mi spiegava che era la sua manna dal cielo quando soffriva di dolori articolari e muscolari. Ma non solo, se ne serviva per contrastare gli spasimi e le contratture. Lo massaggiava sulla parte sofferente. Lo considerava il suo elisir del buonumore, se mi vedeva stanca e poco concentrata, quando studiavo, lo applicava sulle mie tempie. Sosteneva che aiutasse ad aprire la mente!

Quando sopraggiungevano i primi sintomi del raffreddore, metteva qualche goccia in un fazzoletto per decongestionare il naso.

Durante i cambi di stagione, quando i capelli cadono più frequentemente, lo applicava sul cuoio capelluto per favorire la crescita e stimolare la circolazione.

Insomma, l’avrete capito, ne faceva largo uso. E io, ovviamente, ho continuato questa sua tradizione! Per questo ogni anno ne preparo alcuni vasetti, e oggi vorrei farlo insieme a voi.

Oleolito di Rosmarino: ingredienti e preparazione

Chi tra noi lo coltiva, può contare su fiori freschi e sicuri, ma se non abbiamo a disposizione una pianta, raccogliamolo in aree lontane dalle zone trafficate e dalle strade più inquinate, oppure acquistiamolo da agricoltura biologica. La qualità paga sempre ed in questo caso è davvero importante assicurarci un prodotto genuino.

Procuriamoci quindi:

  • 300 g di fiori di rosmarino fresco
  • 350 ml di olio extravergine d’oliva
  • 1 barattolo di vetro TRASPARENTE dal collo largo (sterilizzato, qui le istruzioni per farlo correttamente)
  • 1 vasetto di vetro SCURO
  • q.b. di flaconcini

Procedimento:

Preparare l’oleolito è semplicissimo. Una volta raccolti i fiori, inseriamoli nel barattolo TRASPARENTE e ricopriamoli con l’olio scelto. Chiudiamolo con una garza sterile, fissandola con un elastico, in questo modo l’acqua contenuta potrà evaporare durante il giorno. La sera, però, avvitiamo il tappo ermetico per non far entrare umidità. Esponiamolo in un luogo il più possibile soleggiato per una settimana.

Trascorso questo tempo, travasiamo il tutto nel vasetto di vetro scuro e lasciamolo in uno spazio esposto ai raggi diretti del sole per mezza giornata soltanto. Lasciamolo riposare per 1 mese in modo che i principi attivi contenuti passino nel liquido. Ricordiamoci di scuoterlo quotidianamente.

Al termine del tempo indicato, possiamo filtrarlo e imbottigliarlo nei nostri flaconi con pipetta.

Usiamolo al bisogno per un sollievo naturale e quasi immediato!

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Queste idee valgono oro… Altro che lattine!