pandolce genovese basso pane e mortadella 1

Pandolce genovese: la ricetta tradizionale di Natale

Pandolce genovese: la ricetta tradizionale di Natale

A Natale, regione che vai, dessert che trovi e in Liguria regna sovrano il pandolce genovese.

La sua fama ha negli anni avuto un’eco così risonante da aver travalicato le Alpi prima, la Manica poi, per approdare nel Regno Unito, dove è conosciuto con il nome di Genoa Cake e si trova, tutto l’anno, sui cabaret dei brunch domenicali.

La ricetta è antica e pare risalga al XVI secolo quando Genova era la Superba tra tutte le repubbliche Marinare italiane. Si narra che Andrea Doria, ammiraglio d’eccellenza e doge della città, lo fece preparare per esportarlo e divulgare le ricchezze della sua terra. Il taglio del dolce era privilegio dell’anziano di famiglia che lo spartiva, ma conservava due fette appositamente.

Una veniva offerta ai mendicanti, l’altra veniva conservata il 3 febbraio in onore di San Biagio, come protezione per la gola.

Ne esistono di due tipi: uno alto e molto lievitato, uno basso e compatto… il mio preferito.

Prepariamolo insieme che sia ben augurante per queste festività, ricco com’è di ingredienti simbolici. Uvetta e pinoli, infatti, ricordano le monetine e un tempo richiamavano ricchezza!

Al lavoro, si comincia!

Pandolce genovese: la ricetta tradizionale di Natale

Pandolce genovese: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta procuriamoci:

  • 300 gr di farina 00
  • 120 gr di zucchero
  • 90 gr di burro
  • 1 uovo
  • 80 ml di latte
  • 10 gr di lievito per dolci
  • 150 gr di canditi
  • 200 gr di uvetta
  • 35 gr di pinoli
  • 20 ml di bergamotto (oppure rum)
  • 1 pizzico di sale
  • granella di zucchero q.b. per decorare (facoltativa)

Il procedimento

Come prima cosa, facciamo rinvenire l’uvetta in una ciotola di acqua tiepida per una decina di minuti. Scoliamola e tamponiamola benissimo con la carta assorbente.

Preriscaldiamo il forno a 180° in modalità statica e foderiamo la leccarda con la carta apposita.

In un’altra terrina, lavoriamo burro e zucchero a crema con lo sbattitore, quindi inseriamo l’uovo e incorporiamolo con la spatola. A questo punto, uniamo il bergamotto (oppure rum) e il sale, distribuiamoli, quindi aggiungiamo i canditi, l’uvetta e i pinoli. Rigiriamo ancora per uniformare, poi versiamo il latte a filo e mescoliamo bene. In ultimo, aggiungiamo la farina e il lievito e facciamoli assorbire completamente in modo da ottenere una densità liscia e compatta. Spostiamoci sulla spianatoia leggermente infarinata e proseguiamo ad impastare con le mani pulite fino ad ottenere un panetto sodo e ben omogeneo.

Trasferiamolo sulla placca e conferiamogli la forma di una pagnotta rotonda, alta al massimo 4 centimetri. Pratichiamo delle incisioni sulla superficie e inforniamo (a 180°) per circa 50 minuti.

Sforniamo e lasciamo raffreddare del tutto prima di impiattarlo e servirlo.

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Queste idee valgono oro… Altro che lattine!