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Papilloma virus: sintomi, cause scatenanti e cura

Papilloma virus: sintomi, cause scatenanti e cura.

L’infezione da papilloma virus è il fattore di rischio più rilevante per l’insorgenza del tumore del collo dell’utero.

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Nelle fasi iniziali questa grave malattia non dà sintomi, ma per fortuna si tratta di una forma maligna a lenta evoluzione, il che nella maggior parte dei casi offre il tempo necessario per intervenire per una cura, se la diagnosi arriva in tempo.

È ovvio però che affinché questo possa avvenire le donne in età fertile debbano sottoporsi a esami di controllo con regolarità, ovvero Pap test e HPV test. Questo per fare in modo che le eventuali lesioni da papilloma non abbiano il tempo di degenerare nella forma maligna.

L’agente causale di questa insidiosa malattia femminile è il papilloma virus umano (HPV), che è molto presente nella popolazione generale e che si trasmette per lo più per via sessuale.

Il virus responsabile si caratterizza per una grande variabilità genetica: tra quelli che possono infettare gli esseri umani se ne conoscono almeno cento tipi diversi.

Alcuni di questi virus possono provocare lesioni benigne, per esempio le verruche, altri invece hanno un potenziale oncogeno.

Papilloma virus: sintomi

A livello del collo dell’utero il papilloma virus provoca un’infezione che non si manifesta subito in modo evidente, ovvero spesso per molto tempo la donna non avverte alcun sintomo.

Il che tra l’altro favorisce il diffondersi dell’infezione, perché la maggior parte delle persone affette non sa di esserlo e quindi non adotta precauzioni.

Alcuni segnali però si possono talvolta manifestare: per esempio sanguinamento inusuale, specie dopo i rapporti, un dolore nella zona bassa della schiena, dolore quando si fa la pipì o durante i rapporti sessuali.

Papilloma virus: cause scatenanti

Storicamente, il tumore del collo dell’utero è la prima malattia di questo tipo di cui è stata dimostrata l’origine virale, ovvero infettiva.

La malattia è causata, in via principale, dai ceppi 16 e 18 del papilloma, che risultano coinvolti in circa il 70 per cento dei casi di neoplasia al collo dell’utero e anche di altre aree, sia nei maschi che nelle femmine.

Spesso l’infezione da papilloma guarisce da sola per effetto dell’azione del nostro sistema immunitario e senza conseguenze per la salute. Però ci sono casi in cui il sistema immunitario non riesce a battere il virus e questo provoca l’insorgere di anomalie nell’area genitale.

Fattori che possono favorire l’insorgere di questa forma tumorale sono talvolta una immunodepressione e il tabagismo.

Va peraltro avvertito che venire a contatto col virus non significa sviluppare la malattia: solo una piccola parte delle persone infettate dal papilloma, infatti, poi sviluppa la patologia.

Questo essenzialmente per due motivi. Primo perché nella maggior parte dei casi il sistema immunitario reagisce con successo all’aggressione del virus e in secondo luogo per effetto della diffusione degli screening diagnostici, ovvero pap test e colposcopia.

Papilloma virus: cura

A tutt’oggi non c’è una cura per l’infezione da papilloma virus, ma è possibile trattare con efficacia le lesioni precancerose provocate dal patogeno.

Tra l’altro, come si ricordava sopra, molto spesso le lesioni da HPV vanno incontro a regressione spontanea, per cui in molti casi le lesioni lievi non si trattano, ma vengono controllate nel loro andamento con esami periodici.

Se necessario, però, queste lesioni possono anche essere rimosse con laserterapia o piccoli interventi chirurgici. Altri interventi molto più pesanti e invasivi possono essere l’isterectomia, la chemioterapia e la radioterapia.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!