Pasta e glicemia: un binomio esplosivo? Non sempre!

Quando si pensa alla glicemia alta, la pasta è vista come un nemico da evitare assolutamente! Ma il binomio è davvero così esplosivo come si crede?

Non sempre, anzi mangiarla si può. Glicemia e diabete sono due problemi legati al metabolismo degli zuccheri. Oggi vi spieghiamo come fare senza sconvolgere il metabolismo. Curiose si scoprirlo? Allora non perdetevi il seguito!

Pasta e glicemia: un binomio esplosivo? Non sempre

Per chi soffre di glicemia e di diabete, la pasta sarebbe da evitare perché si tratta di zuccheri altamente sconsigliati per la proprio salute!

Ma esiste un modo per poter gustare un primo e tenere a freno i picchi glicemici e questo consiste nella cottura della pasta!

In Italia, patria dello spaghetto al pomodoro e della pasta al forno per eccellenza, non assaggiarne neanche una forchettata è un vero incubo! Ma il metodo che potrebbe consentire uno strappo alla regola senza danni sul metabolismo è proprio il modo di cucinare la pasta.

E’ preferibile una cottura al dente. Questo perché rende la pasta altamente digeribile e, dunque, migliore per la salute in generale delle persone, del diabetico in modo particolare.

Pasta e glicemia

Il metodo della cottura “al dente”

La pasta cotta “al dente” è quella giusta per chi ha problemi di glicemia. Questo perché, gli amidi hanno assorbito la giusta quantità di acqua, non si sono dispersi e rimangono ben saldi all’interno della pasta.

Una volta ingeriti, potranno essere assorbiti in modo graduale e senza sforzo dallo stomaco: non incidono, quindi, in modo radicale sul tasso di zuccheri. 

Cucinandola così, la pasta diventa un piatto accessibile anche per chi ha problemi di glicemia.

Ricordiamo sempre di consultare il vostro medico di fiducia prima di iniziare una qualsiasi dieta o seguire ogni suggerimento culinario se avete problemi di salute! Per questo motivo prima di ogni altra cosa, fatevi consigliare da un dottore!

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!