Perché non dovresti buttare i semini dell’uva: scopri i loro benefici
Perché non dovresti buttare i semini dell’uva: scopri i loro benefici. Quando a fine pasto si mangia l’uva non si dovrebbero sputare i semini.
Contengono infatti svariate sostanze che possono rivelarsi utili per la salute. Vediamo quali. Soprattutto i flavonoidi, che svolgono un’azione antiossidante (contro i processi degenerativi legati alle malattie e all’invecchiamento) e anche antinfiammatoria.
I flavonoidi
Più in generale, i flavonoidi sono sostanze naturali che si trovano per lo più nella frutta, negli ortaggi, nel vino, nel caffè, nel tè. A tutt’oggi ne sono stati individuati più di 4mila tipi diversi e va tenuto presente che nella maggior parte degli alimenti che contengono flavonoidi di solito se ne trova più di uno.
Occorre anche considerare che esistono molte sotto-categorie di flavonoidi, ciascuna con effetti propri e differenti.
I flavonoidi sono micronutrienti essenziali per la salute e che si sappia non ci sono controindicazioni rispetto alla loro assunzione regolare con la dieta.
Importante: se consideriamo di assumere integratori a base di flavonoidi, consultiamo il medico. Le donne incinte dovrebbero evitare di assumerli.
I benefici dei semini d’uva
Mangiare i semini dell’uva può aiutare a rendere più fluida – letteralmente – la circolazione del sangue, appunto perché può aumentarne significativamente la parte liquida.
Le sostanze contenute nei semini (essenzialmente i flavonoidi di cui sopra) inoltre possono proteggere dal manifestarsi di malattie neuro-degenerative e del sistema vascolare e pare che possano anche incidere sul rischio di sviluppare alcuni tumori.
Possono anche combattere la ritenzione idrica che spesso è responsabile delle gambe gonfie, soprattutto nelle persone di una certa età o che fanno lavori sedentari o che le costringono a stare lunghe ore in piedi.
Ma i flavonoidi fanno anche bene alla salute dei nostri occhi e aiutano anche a mantenere una pelle giovane e sana.