Pesto, ed è allarme alimentare! Marchi italiani nel mirino.

Pesto, tutti conosciamo e apprezziamo questo condimento.

La classica ricetta ligure è fatta di basilico e formaggio, olio e aglio. Tutto rigorosamente lavorato con mortaio e pestello.

La rivista Öko-Test ha analizzato e testato 20 prodotti e ben 12 risultano contaminati. Fra questi ci sono marchi italiani.

I risultati del Test

I ricercatori hanno rilevato la presenza nei prodotti analizzati di Oli minerali e pesticidi. E non solo.

Come sono arrivati gli Oli minerali (ovvero gli idrocarburi, MOH) nel pesto? In due modi. O dallo stesso stabilimento di produzione oppure si trovavano negli ingredienti di base, quindi nel parmigiano e nell’olio. Nel caso dell’olio, la contaminazione può essere dovuta agli oli lubrificanti rilasciati dalla macchine di raccolta e da lì portati nei frantoi. Sono stati rintracciati anche pesticidi costituiti da olio di paraffina nonché gas di scarico. Anche il basilico non è esente dal problema.

Il veleno riscontrato è quello contro gli insetti, Deltametrina e Acetamipride. Ma anche idrocarburi saturi (MOSH, riscontrato in 8 pesti) e aromatici (MOAH) di oli minerali, nonché il DEHP (Pletil dietilesilftalato, un tipo di ftalato presente in 2 pesti) che intacca la fertilità, e plastificanti (presenti in 5 pesti). Perché il problema è anche il packaging.

La maggior parte di queste sostanze nocive e tossiche è stata riscontrata soprattutto in un noto marchio di pesto e comunque è presente nel 60% di quelli analizzati.

I rischi

La causa è da rintracciarsi nel processo produttivo. Fondamentalmente la presenza di questi elementi non rivela subito gli effetti dannosi per la salute ma il problema è a lungo termine. Il MOAH tende ad accumularsi nei tessuti e nel grasso corporeo e può causare il cancro.

I Marchi italiani di pesto interessati

Passa il test unicamente il Pesto Buitoni.

Bocciati:

Il pesto alla genovese:

  • Barilla (tracce di 10 pesticidi, compresa la Deltametrina e oli minerali);
  • De Cecco (oli minerali, MOAH inclusi, e tracce di 7 pesticidi);
  • Italiamo – lidl (oli minerali, MOAH compresi, e tracce di 6 pesticidi);
  • Pesto verde Bertolli (Oli minerali, compreso il MOAH, e tracce di 5 pesticidi);
  • Saclà (oli minerali, MOAH presenti, e tracce di 4 pesticidi).

 

 

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!