Quante volte si può riusare l’olio per le fritture?
Quante volte si può adoperare lo stesso olio per friggere? Una prima risposta ha a che fare col punto di fumo dell’olio. Il suggerimento è di scegliere un tipo di olio con un punto di fumo alto. Nella categoria può rientrare anche l’olio d’oliva extravergine.
Il punto di fumo dell’extravergine di solito è attorno ai 190 gradi centigradi.
Diciamo che in generale l’olio si può riusare se si sta attenti che non faccia fumo.
La possibilità di riutilizzare lo stesso olio dipende anche da quali alimenti dobbiamo friggere. Ci sono fritture che richiedono molto olio e quindi in questi casi può avere senso usare l’olio più di una volta.
Quante volte si può riusare l’olio per le fritture?
La cosa però richiede che si seguano delle regole abbastanza stringenti. La principale, come già anticipato, è che l’olio non deve mai bruciare o fare fumo. Se questo succede, è meglio buttarlo via, perché può fare molto male alla salute.
Dopo averlo usato per una prima frittura, inoltre, l’olio va lasciato raffreddare completamente e poi deve essere filtrato con un colino a maglie molto fini e una garza, dopodiché lo si ripone in un recipiente a tenuta e al buio.
Alcuni cuochi usano metodi diversi: c’è chi conserva l’olio di semi di girasole usato in un contenitore di vetro, altri invece lo lasciano in una padella coperta e lo filtrano quando hanno bisogno di riusarlo.
Ma torniamo alla domanda iniziale: quante volte si può riusare l’olio così filtrato?
Diciamo due o tre volte, ma non di più. In particolare non deve diventare né troppo scuro né schiumoso o mostrare sedimenti di alcun tipo. Anche l’eventuale cattivo odore può essere il segnale che è arrivato il momento di disfarsene.
Un punto da considerare, infine, è che l’olio prende il sapore dei cibi che è stato usato per friggere.
Come si smaltisce
Mai nel lavandino, piuttosto occorre conferirlo nei centri di riciclaggio degli oli esausti.