Questo ingegnere non vedente ha inventato un “bastone intelligente” che utilizza Google Maps per aiutare chi ha la sua stessa disabilità a muoversi autonomamente

Dopo la rivoluzione digitale che ha preso d’assalto il mondo a partire almeno dagli anni Ottanta (se parliamo di elettronica di consumo), la nostra vita si è riempita di tantissimi aggeggi che contengono microchip e funzionano con la logica binaria dei computer: smartphone, ipad, tablet, navigatore satellitare, smart tv e così via.

Tutti questi apparati sono ormai talmente integrati nella nostra vita quotidiana che non possiamo neanche pensare di poterne fare a meno.

Il motivo è semplice: pur con tutti i rischi del caso, si pensi per esempio ai pericoli connessi alla nostra costante tracciabilità elettronica, tutti questi apparecchi hanno senza dubbio migliorato la nostra esistenza quotidiana.

Pensate solo al fatto che poco più di trent’anni fa se ti si rompeva la macchina in una zona disabitata e senza cabine telefoniche, dovevi fartela tutta a piedi fino alla casa o alla cabina più vicina.

Tra i tanti aiuti dell’elettronica adesso ce n’è uno nuovo. L’ha inventato un giovane ingegnere turco, Kursat Ceylan, che soffre di gravi problemi agli occhi.

Dato il suo problema, il ragazzo ha pensato di creare un bastone per ciechi con Google Maps integrato e pure dotato di un apparato di segnalazione vocale e di sensori per gli ostacoli fino al livello del torace.

Il bastone viene prodotto dall’azienda Young Guru Academy, di cui Kursat è amministratore delegato.

Il bastone per ciechi (ma anche per ipovedenti) si chiama WeWalk ed è in vendita sul sito per 500 dollari.

In una intervista alla CNN, Kursat ha spiegato che “in questi giorni parliamo tanto di macchine volanti, ma c’è gente come me che deve usare un semplice bastone. Per un cieco prendere la metropolitana è già un problema: non so qual è la mia uscita, non so quale autobus sta arrivando, quali negozi ho intorno. Tutte queste informazioni adesso le potete avere con il mio bastone…”.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!