Sapete qual è il Santo del giorno 11 Novembre?
Oggi la Chiesa Cattolica celebra uno dei santi più grandi della Gallia ed uno di quelli più conosciuti ed amati dai fedeli: San Martino di Tours.
Originario della Pannonia, divenne vescovo e visse un’esistenza nel più profondo rispetto dei sacri principi cristiani.
Della sua vita è noto a tutti l’aneddoto del mantello, che tagliò a metà e regalò ad un povero.
Scopriamo di più su questa bellissima figura religiosa del passato: vediamo chi era, cosa fece di importante e perché è stato canonizzato.
Santo del giorno 11 Novembre: chi era San Martino di Tours. Biografia essenziale
Martino nacque intorno al 316 in una località dell’attuale Ungheria.
Proveniva da una famiglia pagana, ma aveva comunque ricevuto un’educazione completa anche dei fondamenti della religione cristiana.
Da giovane Martino decise di seguire le orme paterne ed imbracciò la vita militare.
Convertitosi al Cristianesimo e battezzato a 18 anni, il ragazzo si rese conto che la sua nuova vita aveva valori inconciliabili con quelli militari.
Il mantello e la visione
Quello che segue è certamente l’aneddoto più noto della vita di San Martino di Tours.
Un giorno, mentre era di ronda con la sua armatura e il suo cavallo, un povero seminudo gli chiese l’elemosina.
Martino aveva solo le armi ed il mantello, così tagliò a metà quest’ultimo e ne porse una al mendicante affinché potesse coprirsi.
Alcune fonti dicono che poco dopo dette la metà di mantello rimasta ad un altro.
La notte seguente Martino sognò Gesù che gli disse che il povero soccorso altri non era che lui.
La visione convinse definitivamente Martino a diventare cristiano, a farsi battezzare e a lasciare la carriera militare per diventare monaco.
Fervente seguace del vescovo Ilario a Poitiers, Martino fondò proprio in questa città il suo primo monastero.
Intanto la sua fama cresceva e così anche il numero di seguaci al punto che, nel 372, a furor di popolo divenne Vescovo di Tours.
L’opera di Martino e la fama
Nonostante la carica ecclesiastica prestigiosa ricoperta, Martino continuò a condurre una vita da monaco.
Si impegnò per diffondere questo stile, da lui per primo messo in pratica, soprattutto nelle campagne.
Martino, che era anche un teologo ed un profondo conoscitore della dottrina, era convinto che solo una diffusione capillare dei monasteri e dell’esempio monastico, potesse contribuire a diffondere il Cristianesimo e a sconfiggere per sempre ogni residuo di paganesimo.
Allo scopo il Vescovo di Tours fece abbattere molti altari e simboli pagani nelle campagne della Gallia, azione che gli procurò qualche critica.
San Martino morì l’8 Novembre del 397, ma la sua memoria cade l’11 poiché la sepoltura avvenne esattamente tre giorni dopo a Tours.
San Martino è il patrono della Francia, dell’Ungheria e di varie città italiane.
Egli è inoltre il protettore dei mendicanti, degli albergatori, dei sinistrati, dei cavalieri, dei forestieri, dei militari, dei vendemmiatori, dei viticoltori, delle oche, dell’Arma di Fanteria dell’Esercito Italiano e della Guardia Svizzera Pontificia.