Il Santo del giorno 12 Maggio non è soltanto uno ma due: oggi la Chiesa Cattolica celebra i due martiri cristiani Nereo e Achilleo, due figure molto amate dai fedeli.
Vediamo chi erano, cosa fecero e perché è avvenuta la loro canonizzazione.
Santo del giorno 12 Maggio: chi erano i Santi Nereo e Achilleo
Nereo e Achilleo sono due vittime della persecuzione dei cristiani all’epoca dell’Imperatore Traiano.
In realtà dalle fonti e dall’epigrafe che Papa San Damaso pose sulla loro tomba, apprendiamo che i due erano in origine miliziani agli ordini di Nerone e pertanto eseguivano i compiti crudeli, compreso uccidere, che il loro superiore gli affidava.
Ma la conversione sincera e profonda al Cristianesimo cambiò radicalmente e per sempre le loro vite: Nereo e Achilleo deposero armi e scudi e decisero di condurre un’esistenza consona ai valori propugnati dalla nuova Fede.
Probabilmente fu proprio San Pietro a convertire entrambi.
Nereo, Achilleo, Flavia Domitilla e il crudele martirio
Dopo la conversione Nereo e Achilleo entrarono al servizio di Flavia Domitilla, una vergine cristiana parente di Domiziano.
Spesso i tre si intrattenevano a pregare insieme.
Quando furono scoperti tutti e tre vennero mandati in esilio nell’isola di Ponza.
Pur rendendosi conto del rischio di essere condannati a morte, Nereo, Achilleo e Flavia Domitilla continuarono anche qui a vivere secondo i dettami del Cristianesimo.
Traiano, una volta salito al trono, richiamò molti degli esiliati di Domiziano, compresi Nereo, Achilleo e la loro padrona.
Quando il nuovo imperatore chiese loro di sacrificare agli dei pagani, la risposta fu un netto e coraggioso rifiuto.
Per questo la punizione fu tremenda.
In seguito al loro chiaro proposito di non rinnegare il Cristianesimo, Nereo e Achilleo furono decapitati, mentre Flavia Domitilla venne arsa viva.
Il luogo dell’esecuzione fu Terracina.
I corpi dei tre santi vennero trasportati ed inumati nel cimitero della via Ardeatina, che si trovava nei possedimenti della nobile Domitilla.