Il Santo del giorno 14 Gennaio è San Felice da Nola, sacerdote e martire vissuto nel III secolo d.C.
Vittima della persecuzioni ai cristiani, secondo la tradizione fu salvato da un angelo.
Da non confondere con il vescovo omonimo, vissuto due secoli circa prima di lui.
Conosciamolo meglio: vediamo chi era e perché è importante.
Santo del giorno 14 Gennaio: chi era San Felice da Nola. Cenni biografici essenziali
Le informazioni biografiche su San Felice da Nola sono piuttosto scarse.
Sappiamo che visse fra il III ed il IV secolo d.C. e che quasi certamente apparteneva ad una famiglia benestante.
Nonostante il padre gli avesse lasciato in eredità enormi ricchezze, Felice non scelse un’esistenza mondana, preferendo dedicarsi alla religione, dato che da sempre era animato da una fede profonda e sincera.
Diventato sacerdote, collaborava a stretto contatto con Massimo, vescovo della città.
Quando fu messa in atto l’ennesima persecuzione contro i cristiani, anche Felice fu imprigionato e torturato a lungo, finché non venne salvato da un angelo.
L’uomo, a quel punto, non solo riuscì a fuggire, ma anche a soccorrere l’amico e vescovo Massimo, che nel frattempo aveva cercato riparo sulle montagne.
La grande umiltà di San Felice
Terminata la persecuzione e finito il pericolo, Felice tornò a Nola.
Umilissimo, alla morte di Massimo rifiutò di succedergli come vescovo poiché non si sentiva degno di questo compito così importante.
Tuttavia continuò sempre a servire la chiesa come sacerdote.
Non siamo a conoscenza della data di morte precisa di San Felice, che però sicuramente spirò nella sua città nel IV secolo.
Dunque felice non venne ucciso, ma viene comunque considerato un martire per via della dura prigionia e delle pesanti torture a cui fu sottoposto.
Conosciuto ed amato soprattutto nella sua Campania, San Felice da Nola è il patrono di varie località della zona e il protettore di tutti coloro che hanno problemi alla vista.