Il Santo del giorno 20 Ottobre è Santa Maria Bertilla Boscardin, suora vissuta tra ‘800 e ‘900.
La sua è stata una vita singolare.
Giudicata poco intelligente se non lenta, a Maria venivano affidate solo le mansioni più umili, che però lei svolgeva sempre con il sorriso e l’allegria nel cuore.
Stupendo tutti, la giovane si rivelò con il tempo una eccellente infermiera, in grado non solo di assistere alla perfezione i medici, ma anche di assolvere da sola e in modo egregio ai suoi compiti.
La preparazione e la dedizione, hanno fatto sì che essa restasse nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta.
Scopriamo di più su di lei: vediamo chi era e perché Suor Maria è tanto importante.
Santo del giorno 20 Ottobre: chi è Suor Maria Bertilla Boscardin
Anna Francesca nacque nel 1888 nella campagna vicentina.
Era l’unica figlia di genitori piuttosto poveri.
Fin da piccola, pur venendole riconosciuta l’indiscutibile bontà d’animo, Anna Francesca venne considerata piuttosto lenta nell’apprendimento, tanto più che a scuola andava molto male.
Per rendersi utile alla famiglia, la ragazzina iniziò presto a lavorare nei campi insieme al padre e alla madre.
Quando, appena adolescente, chiese al prete di diventare suora, l’uomo cercò di dissuaderla; Anna Francesca era ignorante e considerata scarsamente dotata dal punto di vista intellettivo, quindi nessun ordine l’avrebbe presa.
Ma la fede e la tenacia della ragazza ebbero la meglio.
Alla fine essa entrò a far parte delle Dorotee di Vicenza e nel 1907 prese i voti divenendo Maria Bertilla.
Infermiera eccezionale
Trasferita a Treviso, Suor Maria svolse dapprima semplici compiti in cucina, senza mai lamentarsi e senza perdere mai l’ottimismo e il buonumore.
Ma è in ospedale che essa stupì tutti.
Inizialmente la religiosa fu mandata ad operare nel reparto pediatrico di malattie infettive, ma lo scoppio della Grande Guerra cambiò la quotidianità di tutti.
In questa occasione Suor Maria fu bravissima.
Scrupolosa, umana, sensibile, efficiente e coraggiosa, essa divenne un‘infermiera modello, cercata ed amata da tutti i pazienti.
Anche se ancora molto giovane, ignorante ed inesperta, la suora si rivelò inaspettatamente perfetta in quel ruolo tutt’altro che facile.
La morte prematura, la fama e la canonizzazione
A soli 22 anni Maria si ammalò di tumore, venne operata e, per molto tempo, stette bene.
Purtroppo il male si ripresentò 12 anni dopo, ma la donna lo nascose a tutti e continuò a lavorare e a dedicarsi al prossimo come se nulla fosse.
Ad un certo punto la sofferenza divenne evidente e, anche se operata d’urgenza, nel 1922, a neanche 34 anni, Maria morì.
Dopo la prematura scomparsa, la sua fama si estese ben oltre Treviso fino ad arrivare, nel 1961 alla canonizzazione da parte di Papa Giovanni XXIII.
Suor Maria Bertilla è oggi la protettrice dell’UNITALSI di Treviso e la patrona di Orgnano, in provincia di Venezia.