Sapete qual è il Santo del giorno 30 Settembre?
Oggi la Chiesa Cattolica celebra la figura e la memoria di San Girolamo, sacerdote e Dottore della Chiesa vissuto fra il IV e il V secolo d.C.
Conosciamolo meglio: vediamo chi era, cosa fece, perché è importante e perché è stato canonizzato.
Santo del giorno 30 Settembre: chi era San Girolamo. Cenni biografici
Sofronio Eusebio Girolamo nacque a Stridone, in Dalmazia, intorno al 345 d.C.
Appartenente ad una famiglia cristiana, compì gli studi prima nella sua terra natale e poi a Roma.
Ancora molto giovane si lasciò sedurre dalle lusinghe e dai piaceri della mondanità, ma poi prevalse in lui la propensione alla vita ascetica.
Grande studioso principalmente in ambito letterario, Girolamo compì anche diversi viaggi che gli permisero di ampliare ed affinare la sua cultura.
In Oriente, dove visse per anni, imparò il greco e l’ebraico e, grazie a tali lingue, tradusse vari brani del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Il rigore morale e la cultura
San Girolamo si distinse per rigore morale e cultura.
Una volta tornato a Roma, fu incaricato da papa Damaso di rivedere e commentare le Sacre Scritture.
Il religioso eseguì l’incarico alla perfezione e arricchì il lavoro con un’opera di esegesi ed alcuni commentari di elevato livello intellettuale.
Tuttavia non tutto filava liscio e, anzi, ad un certo punto gli oppositori e i nemici di Girolamo crebbero a tal punto da convincerlo, dopo la morte di papa Damaso che lo aveva sempre tenuto sotto la sua ala protettrice, a ritornare in Oriente.
L’astio nei confronti del religioso era dovuto principalmente al sua rigidità e all’intransigenza che mostrava nei confronti di alcuni aspetti della vita ecclesiastica, a cominciare dal celibato dei sacerdoti.
Tuttavia Girolamo ebbe anche il merito di formare un circolo femminile impegnato nello studio delle Sacre Scritture; chi ne faceva parte, pur non avendo preso i voti, doveva seguire gli inflessibili dettami morali imposti da lui.
Girolamo morì nel 420, proprio quando il celibato ecclesiastico diventò una regola.
San Girolamo è il protettore di tutti gli studiosi e, in particolare, di bibliotecari, traduttori e archeologi.
La leggenda del leone e dell’asino
Una bella e singolare leggenda è legata alla figura di San Gerolamo.
Un giorno un leone ferito e stanco si presentò al suo convento e i monaci lo soccorsero, dandogli riparo e curando le sue piaghe.
Una volta guarito, all’animale fu chiesto di sorvegliare l’asino che apparteneva alla comunità.
Quando i briganti rubarono l’asino, credendo che fosse stato il leone a mangiarlo, quest’ultimo fu allontanato.
Qualche tempo dopo però, avendolo riconosciuto nel mezzo di una carovana, il leone riportò l’asino al convento e con esso anche alcuni oggetti preziosi dei briganti.
Fu così che San Girolamo riprese il leone con sé al convento e restituì ai briganti tutto meno che l’asino, facendosi promettere che non avrebbero più rubato.