Santo del Giorno 6 Luglio: Santa Maria Goretti

Il Santo del giorno 6 Luglio è uno dei più conosciuti ed amati dai cristiani: oggi la Chiesa Cattolica celebra Santa Maria Goretti, vergine e martire vissuta tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

La tragica e brevissima parabola terrena di questa ragazzina uccisa per sfuggire ad uno stupro, è fortemente impressa nell’immaginario collettivo e non c’è fedele che non abbia a cuore il suo coraggio e la sua innocenza.

Conosciamola meglio: vediamo chi era e cosa fece Santa Maria Goretti.

Santo del giorno 6 Luglio: cenni biografici su Santa Maria Goretti

santo del giorno 6 luglioMaria Goretti, per tutti Marietta, nacque a Corinaldo il 16 Ottobre del 1890.

Era la terzogenita di una coppia di contadini estremamente cristiana e laboriosa.

La povertà non pesava più di tanto in casa Goretti, dove regnavano amore ed armonia.

Quando il padre di Maria morì, la piccola si premurò di darsi da fare in casa e di accudire i fratellini, in maniera tale che sua madre Assunta non portasse via del tempo prezioso al lavoro nei campi.

Maria aveva ricevuto una profonda educazione cristiana e si impegnava a non venir meno a quei precetti.

L’incontro con Alessandro Serenelli

A casa dei Goretti viveva anche il giovane Alessandro Serenelli, che li aiutava nel lavoro.

Il ragazzo era rimasto presto orfano di madre ed aveva un carattere chiuso e solitario.

Non passò molto tempo e Alessandro si invaghì di Marietta la quale, pur avendo solo 11 anni, si era trasformata in una piccola donna carina e in grado di attrarre, pur senza minimamente volerlo, gli sguardi maschili.

Più volte la ragazzina si vide fare delle pesanti avances dal giovane, ma riuscì sempre a difendersi con forza, determinata a mantenere intatta la propria innocenza.

Ma la tragedia era dietro l’angolo.

L’assassinio

Il 5 Luglio del 1905, mentre si trovava sul carro che lo conduceva al lavoro, con una scusa Alessandro lasciò la guida ad Assunta e tornò indietro.

Sapeva che Maria era a casa da sola.

Quando giunse sul posto la trovò seduta sulle scale del pianerottolo intenta a rammendare una camicia.

Il giovane le intimò di entrare dentro, ma lei non si mosse.

A quel punto divenne aggressivo, la afferrò per un braccio e la spinse all’interno.

La ragazzina lo implorava di lasciarla stare, ma lui continuava e così lei si difese in tutti i modi.

Ad un certo punto, esasperato da tanta riluttanza, Serenelli impugnò un coltello e trafisse l’esile corpo della fanciulla per 14 volte.

Quando mamma Assunta e i vicini, attirati dalle grida, arrivarono presso l’abitazione dei Goretti, non c’era più nulla da fare.

Trasportata in ospedale, Maria morì dopo circa 20 ore di agonia nelle quali non si lamentò mai, neanche una volta.

Le sue ultime parole furono di perdono per il suo assassino: “Sì, lo perdono; lo Perdono di cuore e spero che anche Dio lo perdoni, perché lo voglio con me in Paradiso”.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!