È proprio questo il momento di raccogliere piantaggine per preparare uno sciroppo potentissimo contro la tosse. Ve lo consiglio per esperienza personale.
Tutti i segreti e le ricetta che vi suggerisco sono una tradizione della mia famiglia; mia nonna prima, mia mamma poi, mi hanno trasmesso le loro conoscenze coinvolgendomi fin da piccola, attivamente.
È così che ho imparato, sul campo e nei campi, a riconoscere le erbe officinali.
Lo sciroppo di piantaggine è proprio una di quelle preparazioni antiche per curare la tosse e tutte le malattie dell’apparato respiratorio (anche se non vi nego che ogni tanto ne metto un pochino su di una fetta biscottata, è buono come il miele). È semplicissimo da realizzare, ma bisogna saper individuare la pianta.
Vi do qualche indicazioni, sempre che non le sappiate già.
Si tratta di un’erba infestante che cresce ovunque, al mare in montagna, in prati, giardini, campi, sentieri. Se non è ancora in fiore, le sue foglie presentano 5 nervature ben evidenti nella parte inferiore delle foglie; se è già fiorita, la sua infiorescenza è simile ad una spiga a cilindro (come da foto che segue).
Si raccoglie tra giugno e agosto ed è possibile essiccarla all’ombra per poi conservarla in sacchetti di carta in un luogo asciutto oppure in barattoli di vetro.
È ovviamente commestibile, la parte utilizzata in cucina è la foglia, ma raccogliamo le foglie più tenere, altrimenti sono amare.
Ma questo non è il solo utilizzo possibile. Come vi ho anticipato, è possibile realizzare uno sciroppo per la tosse, visto che ha proprietà espettoranti.
Ma vediamo insieme come procedere secondo la ricetta collaudatissima di mia nonna.
Sciroppo di piantaggine: dosi ed ingredienti
Per questo sciroppo serviranno:
- circa 110 grammi di foglie di piantaggine (selezionate e pulite)
- 500 gr di zucchero di pura canna
- 500 ml di acqua calda
- 3 o 4 di chiodi di garofano
Procedimento:
Tutto comincia con la raccolta delle foglie. Scegliamole con cura e preleviamole rispettando sempre la natura, con delicatezza, senza estirpare la pianta dalle radici ma staccando solo le foglie.
Una volta ottenuto la quantità che ci occorre, sciacquiamole, tritiamole con un coltello, oppure con la mezzaluna.
Riscaldiamo l’acqua (circa 30- 35 gradi) e versiamola sulla piantaggine. Ora con un frullatore ad immersione, frulliamo per bene.
Filtriamo il succo ottenuto in un colino ricoperto da una garza oppure un panno di lino. Strizziamo per bene la garza in modo da recuperare tutte le sostanze benefiche delle foglie.
Versiamo il succo ottenuto in una pentola alta e capiente. Aggiungiamo lo zucchero e accendiamo il fornello, lasciamo cuocere per 10 minuti a fiamma bassa. Dopodiché filtriamo nuovamente con una garza. Lasciamolo colare spostando con una spatola i residui che non permettono il filtraggio. Possiamo anche spostare il liquido su di un lato pulito del panno in modo da velocizzare il tutto (mi raccomando non strizzate).
Riportiamo lo sciroppo sul fornello, aggiungiamo i chiodi di garofano e lasciamo cuocere, sempre a fiamma bassa, per circa 30 minuti, girando spesso mi raccomando.
Nel frattempo ci prepariamo dei vasetti di vetro con chiusura ermetica sterilizzati (qui trovate tutti i possibili modi per farlo correttamente).
Trascorso il tempo di cottura, lasciamo intiepidire e riempiamo i vasetti (con queste dosi vi consiglio 3 piccoli vasetti), li capovolgiamo e li lasciamo raffreddare completamente. Ricordatevi sempre che nella preparazione ci sono i chiodi di garofano, che possiamo eliminare o lasciare. Assumere 2 cucchiaini rasi di sciroppo anche per 3 volte al giorno.
In caso di forte catarro vi consiglio di scaldare mezzo bicchiere di latte, sciogliere 1 cucchiaino di sciroppo di piantaggine, 1 cucchiaino di miele, e mezzo cucchiaino di curcuma. Mescolare per bene e bere prima di andare a letto.
Oppure sciogliere in acqua un cucchiaino di sciroppo, un cucchiaino di miele e il succo di mezzo limone.
Lo sciroppo si conserva anche per 1 anno senza perdere in efficacia, preparate vasetti piccoli perché una volta aperti potete conservarli in frigo per circa 1 mese.
Per questa ricetta possiamo utilizzare sia la piantaggine lanceolata, che la piantaggine major.
Spero di esservi stata utile, ringrazio tutti e alla prossima!
Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella!
L’articolo Sciroppo o miele di piantaggine: ottimo per la tosse. L’antica ricetta di mia nonna proviene da Pane e Mortadella.