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Scoperta una tossina pericolosa in due confetture per bambini, lo dice il Salvagente

Scoperta una tossina pericolosa in due confetture per bambini, lo dice il Salvagente

Molti di noi la spalmano tutte le mattine su una fetta di pane. È un ottimo modo di cominciare la giornata: un po’ di zuccheri di pronto impiego non fanno mai male, quando si tratta di affrontare una lunga giornata di lavoro o di scuola.

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Parliamo delle confetture o marmellate di frutta (le marmellate sono solo quelle di agrumi, per chi si chiedesse qual è la differenza).

Pesca, albicocca, fragola, arancia: ce n’è per tutti i gusti. Un po’ più complicato, invece, è destreggiarsi tra i vasetti se si parla di valori nutrizionali e salubrità del prodotto.

È anche per questo che nel numero attualmente in edicola la rivista il Salvagente ha pensato bene di far analizzare in laboratorio una delle confetture più apprezzate dalle mamme italiane, quella di fragola.

Il test ha riguardato sedici marchi. l’obiettivo era vedere se dentro ai vasetti non ci fossero per caso pesticidi, metalli pesanti o tossine varie.

Le confetture sottoposte ad analisi andavano da quelle a marchio della grande distribuzione, Coop, Conad, Esselunga, Eurospin, Lidl, a quelle “storiche”, come Zuegg e Santa Rosa. E non mancavano marchi biologici, come Ecor e Alce Nero.

Prima le buone notizie

Dei dodici fitofarmaci che sono stati trovati in traccia nelle confezioni nessuno era in quantità tale da superare i limiti di legge. In un certo numero di casi la loro presenza era addirittura di mille volte inferiore al massimo permesso dalla normativa.

L’unico risultato fuori dallo schema ha riguardato Alce Nero, nella cui confettura c’erano livelli di metalaxyl e metalaxyl-M (un fungicida) prossimi al limite della rilevabilità.

Interpellata al riguardo dal Salvagente, Alce Nero ha spiegato che quelle sostanze non dovrebbero proprio esserci nei prodotti bio e che probabilmente la loro presenza è dovuta all’inquinamento della falda acquifera.

Ma potrebbe anche trattarsi di una contaminazione accidentale o di un falso positivo.

La patulina

Se dal punto di vista dei pesticidi le confetture hanno superato la prova, qualche inquietudine ha suscitato invece la presenza in qualche campione della tossina chiamata patulina, una micotossina capace di danneggiare non solo funghi e batteri, ma anche gli animali superiori, tra i quali l’uomo.

L’Organizzazione mondiale della sanità ne raccomanda una concentrazione non superiore a 50 microgrammi per litro nel succo dei mela.

Va sottolineato che anche in questi casi le quantità rilevate dal Salvagente erano sostanzialmente sotto i limiti, ma quel che preoccupa è che in due confetture la patulina è stata trovata in quantità superiore a quanto permesso per i cibi dedicati ai bambini, ovvero fino a tre anni di età.

La patulina tende a svilupparsi sulla buccia di alcuni tipi di frutta e può rimanere in tracce anche nelle confetture.

La presenza di patulina ha a che fare con lo sviluppo di eventuali muffe e quindi ci dice qualcosa in generale della qualità del processo produttivo e della materia prima utilizzata.

Il Regolamento 1881 del 2006, la norma cui occorre riferirsi in materia di tossine, non prevede una soglia esplicita per le confetture di fragole, per cui il Salvagente ha scelto quella dei 25 milligrammi per chilo di peso corporeo stabilita per le composte di mela.

Per il cosiddetto “baby food” la soglia è di 10 milligrammi per chilo e questo limite è stato superato in due confetture. Il che però non vuol dire che i produttori abbiano violato alcuna legge, dato che le loro confetture non sono dichiarate “per bambini”.

Un’ultima notazione: è abbastanza assurdo che per la legge un bambino smetta di essere tale al compimento di tre anni e un giorno.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!