Un papà single, adotta la stupenda Alba: rifiutata da 7 famiglie perché Down

Il mondo in generale è un brutto posto. Fortuna però che ogni tanto vengono al mondo persone che lo rendono un po’ più sopportabile.

Persone belle come Luca Trapanese, che quando ha preso in braccio la piccola Alba ha deciso che l’avrebbe adottata.

La bimba, biondissima, occhi azzurri e un carattere dolce, ha la sindrome di Down e per questo motivo era stata rifiutata da ben sette famiglie.

Non ce la sentiamo di dare la croce addosso a queste persone: avere un figlio è già una tremenda responsabilità. Avere un figlio disabile è un “colpo” che non tutti siamo capaci di assorbire.

Tutti ci aspettiamo e speriamo che i nostri figli siano meglio di noi e quando arriva una creatura men che perfetta la cosa ci scombussola, ci getta in una crisi profonda.

Ma per Luca la cosa è stata diversa.

Lui ha fatto una scelta precisa. Una scelta che non nasce dalla voglia di mettersi in mostra, ma da anni di esperienza nel lavoro a sostegno delle persone in difficoltà.

Si tratta di un percorso che viene da lontano, dagli anni in cui Luca prestava la sua opera di assistente sociale per l’associazione “A Ruota Libera”, che si occupa di bambini Down, e poi per il “Borgo Sociale” e infine per la “Casa di Matteo”, aperta a bambini con gravi malattie.

Luca fa volontariato da quando aveva 14 anni, quindi la scelta di occuparsi della piccola Alba non è stata certo una cosa estemporanea e improvvisata. Insomma, Trapanese sa quel che fa.

L’idea di avere un figlio gli era venuta quando era insieme al suo compagno. La relazione adesso è finita, ma la decisione di adottare è rimasta.

Trapanese ha deciso di farlo da solo, per mezzo dell’iscrizione al registro speciale che permette anche ai single di adottare bambini in condizioni di salute particolari.

“Un figlio disabile – sottolinea Luca – non è una chance di serie B, ma una scelta consapevole rispetto alla mia vocazione e alle mie capacità”.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!