“Venerdì 13 porta sfortuna”: quante volte l’abbiamo sentito dire? Si tratta di una superstizione di origine anglosassone che ha ispirato persino film horror. Ci sono 5 ipotesi interessanti su questa giornata.
La prima è legata al fatto che, nella mitologia scandinava, il numero 13 è considerato infausto. Infatti è legato all’aggiunta di un 13° semidio cattivo, Loki, ai 12 già presenti nell’ “olimpo” locale.
La seconda riguarda il Vangelo, poiché “13” era il numero degli Apostoli seduti con Gesù all’Ultima Cena. Perciò anche oggi qualcuno trova malaugurante sedersi in 13 alla stessa tavola.
Ma perché il giorno 13 “sfortunato” è proprio il venerdì? Perché venerdì 13 del 1307 il re di Francia Filippo IV, passato alla storia con il soprannome di Filippo il Bello, fece arrestare la maggior parte dei famosi Cavalieri Templari cristiani. Ma questo è raccontato da Dan Brown ne “Il Codice da Vinci”.
Inoltre (e questa è la 4° curiosità legata a venerdì 13) c’è una parola di origine greca, “triskaidekafobia” (formata dalle parole “triskaideka= tredici, e “fobia” = paura), che indica appunto la paura del numero 13. “Triskaidekafobia” è una parola che tuttavia non era usata nell’Antica Grecia, bensì è stata coniata tra il XIX e il XX secolo dallo psichiatra e neurologo americano di origine marocchina Isador Coriat. Si trova nel suo libro “Abnormal Psychology”.
Infine ricordiamo che proprio per paura del numero 13, molte compagnie aeree non hanno il numero 13 sui velivoli, idem per il 13° piano di numerosi edifici.
Venerdì 13 è l’unico giorno considerato sfortunato? Ovviamente no. Come dimenticare venerdì 17? La superstizione secondo cui questo porti sfortuna, esiste solo in Italia. Si chiama “eptacaidecafobia”, appunto paura del numero 17. Questa è nata perché Greci, Romani e la smorfia napoletana consideravano questo un numero legato al Maligno.
In Cina, Giappone e Corea del Sud porta invece sfortuna il numero 4. In particolare, in cinese si pronuncia “shi”, simile alla parola “morte”. Inoltre per il calendario cinese è malaugurante anche il numero 7, perché è legato ai fantasmi e al giorno in cui gli spiriti dei defunti torneranno sulla Terra.
Come non citare infine l’ “apocalittico” 666, menzionato da San Giovanni nella Bibbia come “il numero della bestia”, che per molti indica l’Anticristo, il Demonio.